Tutti sanno chi sono i Thin Lizzy, perņ probabilmente a molti č ancora ignoto il nome Black Star Riders. Abbiamo incontrato Ricky Warwick, sintetico ma determinato nel raccontarci il debutto di questa nuova band.
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TE L'AVRANNO GIA' CHIESTO MIGLIAIA DI VOLTE..COME MAI IL CAMBIO DI NOME?
“Beh, è una cosa che è nata mentre scrivevamo le canzoni. Quando è arrivato il momento di registrarle, ci siamo resi conto sono passati una trentina d'anni dall'ultimo disco dei Thin Lizzy e dalla scomparsa di Phil. La sensazione tra noi, e anche tra la gente che ci circondava, era quella di lasciare inalterato il ricordo del passato e di ripartire con un nuovo nome. E così eccoci di nuovo qua, tranne Brian Downey che ha preferito farsi da parte perchè desiderava passare più tempo con la sua famiglia. Ci ha invitato ad andare avanti comunque ed effettivamente ora siamo attivi al 100% come band, il che comporta lunghi periodi “on the road”, promozione, impegni vari...Scott, Marco Mendoza, Damon Johnson ed io siamo pronti, e ora con noi si è aggiunto alla batteria Jimmy De Grasso, eccoci qua!”.
COME DESCRIVERESTI IL TUO ALBUM?
“Dannatamente buono ahah! Ci sono le classiche chitarre Thin Lizzy, grandi canzoni, bei ritornelli, diretto, rock n' roll!”
QUANDO NASCE UNA NUOVA BAND IL PRIMO GRANDE PROBLEMA DA AFFRONTARE E' QUELLO DEL NOME; COME MAI BLACK STAR RIDERS?
“E' vero, è molto difficile trovare un nome appropriato. Deve dare l'idea di un grande gruppo senza che nessuno conosca la musica. Noi volevamo un nome che ci identificasse come una gang, è siccome siamo tutti appassionati di film western, mi sono ispirato ad uno dei miei film preferiti che si chiama “Tombstones”. La banda di protagonisti si chiamava appunto “Black Star Riders”, e da qui ecco il nome, che penso ben ci rappresenti”.
IO PENSAVO FOSSE ANCHE UN TRIBUTO A PHIL, QUALCOSA COME UNA STELLA NERA CHE CI GUARDA DAL CIELO...
“No, hai pensato troppo ahah! L'ultima cosa che volevamo fare era lanciare riferimenti al passato, per esempio abbiamo scartato qualsiasi nome che potesse fare riferimento ai titoli di vecchie canzoni; ci sono diecimila tribute band dei Thin Lizzy e loro possono farlo, ma noi non siamo una triubte band dei Thin Lizzy, noi siamo i Black Star Riders, è un nome fresco e desideriamo proporci come una nuova band, per noi questo è un nuovo inizio senza connessioni con il passato”.
COME SIETE ENTRATI IN CONTATTO CON LA NUCLEAR BLAST?
“Abbiamo mandato loro un demo, dopo aver registrato qualche traccia. Il nostro management ne ha mandati in giro diversi in realtà, già l'anno scorso a maggio, a due-tre majors, due-tre etichette indipendenti. Quelli della Nuclear Blast si sono dimostrati i più motivati, avevano un buon programma per la band e condividevano le nostre idee. Erano completamente d'accordo sul cambio di nome, mentre alcune case discografiche per esempio le abbiamo scartate perchè erano contrarie. Alla fine abbiamo scelto la Nuclear Blast ed abbiamo trovato dei ragazzi realmente interessati al nostro lavoro, capiscono veramente cosa vogliamo fare e assecondano le nostre esigenze”.
TUTTE LE CANZONI SONO NUOVE, SCRITTE APPOSITAMENTE PER QUESTO DISCO?
“Sì, non c'è niente di vecchio”
LO STILE COMUNQE E' RIMASTO INALTERATO, SEMBRA PROPRIO UN DISCO DI HARD ROCK ANNI '70
“Beh, non potrebbe essere altrimenti. E' la continuazione di quello che erano i Thin Lizzy. Scott fa parte della band da quaranta anni, io canto le canzoni da tre, Marco Mendoza è nel gruppo da una decina d'anni e Damon Johnson da due...Tutto quello che abbiamo fatto negli ultimi anni è stato suonare dal vivo canzoni dei Thin Lizzy, ora siamo partiti con questo progetto e con un nuovo repertorio ma inevitabilmente il songwriting è influenzato dalle nostre radici. Semplicemente le canzoni sono uscite così in maniera molto spontanea, suoniamo quello che sentiamo per quelli che sono come noi”
HAI SCRITTO TU TUTTI I TESTI? DI COSA PARLANO?
“Sì. Si parla di vita, amici, famiglia, fatti accaduti a me...ogni esperienza dà lo spunto per un testo”
COSA MI DICI DI UN BRANO COME “KINGDOM OF THE LOST”, CON QUESTA INSOLITA INFLUENZA FOLK?
“Io sono irlandese, sono nato a Belfast, e la musica irlandese è una parte importante della mia vita. Lo puoi sentire sul mio disco solista. Anche i Thin Lizzy comunque hanno preso spunto dalla musica irlandese, soprattutto sui primissimi dischi...”Kingdom Of The Lost” è un po' il naturale proseguimento di tutto ciò”
ANCHE “SUNDAY SALVATION” E' UN BRANO ANOMALO, UN PO' ROCK ANNI '50
“Eh eh, questa è nata da un'idea di Damon Johnson. Stavamo ascoltando una canzone di Diana Ross e lui ha buttato giù qualche accordo...la canzone praticamente è nata così”
TU SEI L'UNICO NELLA BAND A NON ESSERE AMERICANO; COME TI TROVI?
“Nessun problema ahah! Ormai abito negli USA da tre anni e i ragazzi sono miei amici quindi non importa chi sei e da dove arrivi”
COSA HA SIGNIFICATO PER TE TRE ANNI FA ENTRARE NEI THIN LIZZY E QUINDI TORNARE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, DOPO CHE DI TE SI ERANO UN PO' PERSE LE TRACCE...
“Di me si erano perse le tracce? Non direi, ho girato da solista, ho suonato con i Def Leppard, con Sheryl Crowe...”
PERO' IN ITALIA SI E' SAPUTO POCO DI TE
“Sono stato in Italia con i Therapy nel 2009, è stato un buon tour...comunque, ora sono qui, con una delle mie band preferite di tutti i tempi. Quando Scott mi chiamò non riuscivo a crederci, un onore assoluto”.
COM'E' PER TE ESSERE IN UNA BAND DI CUI SEI STATO FAN? PREFERISCI MAGARI UNA SITUAZIONE COME I THE ALMIGHTY O COME LA TUA BAND SOLISTA DOVE TU SEI IL LEADER?
“Essere qui è come un sogno che diventa realtà, sono cresciuto amando questa band, quindi per me non è difficile. Certo quando mi sono unito a loro per me è stata la prima volta in cui cantavo canzoni e testi scritti da altri, prima avevo sempre fatto tutto da me...comunque dato che si tratta di canzoni fantastiche non è stato un problema, anzi, ci tenevo davvero a far parte di questo gruppo. Sono situazione differenti; io sono una persona che si adatta facilmente, alla fine mi concentro su me stesso e cerco di dare il meglio per me stesso e per i fan, che siano miei o dei Thin Lizzy. Tutto quello che devo fare è lavorare duramente e dimostrare che sono adatto al ruolo che rivesto. Fortunatamente Scott e gli altri ragazzi hanno creduto in me e penso che tutto questo sia magnifico”.
COME MAI SECONDO TE LA GRAN BRETAGNA, CHE DAGLI ANNI '60 IN POI HA SEMPRE AVUTO LA LEADERSHIP IN CAMPO ROCK, NEL NUOVO MILLENNIO SEMBRA AVER PERSO QUESTO RUOLO DI GUIDA?
“Non saprei onestamente, anche perchè vivo a Los Angeles da alcuni anni. Non ci ho mai ragionato sopra, a me piace ascoltare musica indipendentemente dalla sua provenienza...una band può arrivare dall'Inghilterra, dalla Germania o anche dalla luna, mi interessa solo quello che suonano. Però effettivamente neanche io saprei nominarti qualche band britannica influente nata negli ultimi anni”.
CONTINUERAI ANCORA CON LA TUA CARRIERA SOLISTA, O CON GLI ALMIGHTY?
“Con gli Almighty ormai abbiamo definitivamente chiuso da anni. Per il mio materiale solista aspetto di avere del tempo libero per registrare qualcosa. Ora i Black Star Riders sono la mia priorità e mi tengono occupato parecchio, andremo in tour, probabilmente torneremo in studio per registrare un nuovo disco il prossimo anno...per ora ho messo da parte la mia carriera solista, ci sono solo 24 ore in un giorno, ma quando ci concederemo una pausa potrò dedicarmi al mio disco solista”.
FARAI DI NUOVO QUALCOSA CON JOE ELLIOT DEI DEF LEPPARD?
“Joe è uno dei miei migliori amici, sicuro che faremo qualcosa se capita l'occasione. Lui è un ottimo uomo e un ottimo musicista, ha partecipato ai miei primi due dischi da solista, mi è piace lavorare con lui, ci divertiamo”.
INVECE NIENTE ALMIGHTY
“No, almeno niente concerti. La Universal mi ha contattato dato che sono passati 25 anni dalla nascita della band. Quindi registrerò qualche nuova canzone che sarà usata come bonus track per le ristampe dei vecchi dischi. Sarà la prima volta che registreremo qualcosa insieme io, Pete Friesen, Stump e Floyd dopo 17 anni, è una cosa carina tutto sommato”
ABBIAMO ANCHE QUALCHE DOMANDA SUL TUO PASSATO, PERMETTI?
“Certo!”
COMINCIAMO ALLORA: COME MAI E' FINITO IL TUO MATRIMONIO CON VANESSA WARWICK?
“Oh, è passato molto tempo ormai, saranno vent'anni. Cose che capitano nella vita, ma si va avanti!”
COSA HA SIGNIFICATO PER TE FAR PARTE DEI NEW MODEL ARMY? COSA TI HA LASCIATO QUESTA ESPERIENZA? RIMPIANGI QUALCOSA?
“E' stato un periodo entusiasmante per me, non rimpiango niente. Ero un ragazzo, avevo vent'anni, ho imparato molto da loro, dalla vita in tour. E' stato veramente bello farne parte e da lì è nata l'ispirazione per formare i The Almighty”.
C'E' UN'ALTRA BAND DI CUI HAI FATTO PARTE, I SICK, COME MAI NON HANNO MAI OTTENUTO UN CONTRATTO DISCOGRAFICO?
“Ci abbiamo provato ma non ci siamo riusciti, ci siamo bruciati subito. C’erano un po’ di problemi di droga, abbiamo fatto grande musica per un po’ ma poi è finita”.
OLTRE AI THIN LIZZY, HAI MAI FATTO PROVINI PER ALTRE BAND FAMOSE?
“Non ho mai fatto provini in vita mia, neanche per i Thin Lizzy in realtà”
COSA MI DICI DI DARREN WHARTON E DEI DARE?
“Darren è un ottimo ragazzo, un talento musicale e un fantastico tastierista. Penso che ora stia lavorando ad un nuovo album dei Dare. Ultimamente siamo stati in tour parecchio, ma ora lui preferisce stare più tranquillo, per questo motivo non ha proseguito con noi”.
PER FINIRE, CON QUESTO ALBUM POSSIAMO DIRE CHE OGGI STAI SUONANDO QUALCOSA CHE E' MOLTO VICINO A QUELLO CHE SUONAVI AD INIZIO CARRIERA CON GLI ALMIGHTY, E QUINDI I BLACK STAR RIDERS RAPPRESENTANO ALLO STESSO TEMPO UNA RIPARTENZA E LA CHIUSURA DI UN CICLO?
“Beh, noi suoniamo quello che sentiamo, ovviamente dentro di me c'è l'influenza degli Almighty, ma anche del punk...è divertente, forse tu hai analizzato il disco più di me! Tutto quello che facciamo è cercare di scrivere canzoni per esprimere quello che io e gli altri ragazzi sentiamo in un determinato periodo, con la speranza far divertire chi ci ascolta”
QUALI SONO I PROGRAMMI PER I PROSSIMI MESI?
“Ci saranno un paio di festival in Germania a giugno, forse altri durante l'estate. In ottobre poi partirà un vero proprio tour europeo da headliner”