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KORPIKLAANI + METSATÖLL Temporock, Gualtieri (RE) 16 Febbraio 2013
testi e foto di Prima data del tour in territorio italiano dei Korpiklaani e grande ritorno dei grandi nomi del metal al Temporock: ovvero una buona occasione per vedere da vicino e toccare con mano il successo dei finlandesi e di un genere, il folk metal, che riscuote sempre più successo, grazie al mix divertente di suoni “popolari” e riffoni metallici, tanta voglia di divertirsi e far divertire in una miscela che ha sempre più seguaci. I Korpiklaani di certo già assurti a un livello superiore a quello, quasi da sagra popolare con cui i più disattenti li avevano seguiti ai primi festival di un certo spessore. Quando giungiamo al locale, poco prima delle sette e mezza per fare anche l’intervista che leggerete a parte, c’è già qualcuno nel parcheggio e questo è già un buon segno. Le porte si apriranno solo dopo un’ora circa, per il sollievo dei tanti metalheads affollatisi davanti alle porte, incuranti del gelo. Ad aprire la serata, poco dopo le nove, tocca agli estoni METSATÖLL, anch’essi dediti a folk metal, cantato in idioma proprio, e con l’uso di strumenti “esotici” come una sorta di cornamusa estone. Il loro set è accolto con calore dai presenti, loro non sono certo dei novellini sul palco, hanno ben cinque album all’attivo, e sfoderano anche qualche improbabile ma articolata frase in italiano, ma ciò che è più importante, alla fine avranno assolto molto più che alla grande al compito di apripista dei ben più noti finlandesi, con un set abbastanza variegato e ben riuscito: davvero bravi a coinvolgere i presenti con il loro metal abbastanza tecnico e potente, di sicuro meriteranno un ascolto più approfondito. Mezz’ora per il cambio palco ed ecco che viene anche il momento più atteso, ovvero quello dei KORPIKLAANI: me li ricordavo con il cantante che sbucava da dietro a due grosse corna di renna, stavolta relegate alla batteria per lasciare più spazio al vero mattatore del palco, Jonne Järvelä, leader della band finnica, che pure stasera non sembra in forma vocale esaltante (troppa vodka in camerino?!), rimedia con la sua carica ed energia. Il pubblico è ora abbastanza numeroso e bollente, tanto che fin dall’apertura di “TuonelanTuvilla” si scatena un po’ di pogo e stage diving. Lo show è quindi un susseguirsi di vecchi e nuovi inni dei finnici, che chiaramente, almeno in apertura, danno ampio spazio all’ultimo lavoro, “Manala”. Tutta la band si dimena lungo il pur stretto palco del Tempo e il pubblico apprezza. Elemento sicuramente sotto i riflettori il nuovo violinista della band, Tuomas, che si presenta con un vestito bianco che lo distingue dal resto della band, a cui però si dimostra perfettamente integrato, mettendosi in evidenza soprattutto al momento di “Husky Sledge”. Il pubblico a gran voce fin da subito inneggia a “Vodka”, ma chiaramente la hit arriverà solo verso il finale, fra il tripudio dei tanti che nel frattempo si sono accalcati sotto al palco, al pari dall’ultima hit, “Rauta”. Sicuramente uno degli altri momenti da segnalare è quello dell’insolita cover dei Motörhead “Iron Fist”, accolta molto positivamente da tutti i presenti. Dopo la trascinante “Wooden Pints” che ci riporta alle prime uscite dei finnici i nostri spariscono dal palco. E dopo una breve pausa tornano sulla scena, richiamati a gran voce dai presenti, regalando ancora qualche “drinking song”, come “Tequila” e “Beer Beer” che chiude la loro esibizione ricordandoci ancor più che ci troviamo di fronte ad una band a cui piace bere e far festa fino al mattino (così come faranno anche qui al Tempo!). E i presenti alla fine son ben soddisfatti della loro lunga ed intensa esibizione, oramai ci troviamo di fronte ad una certezza, di divertimento! Una nota estremamente positiva per i suoni, e nonostante ci trovassimo nel mezzo della grande sala principale di un’enorme discoteca qual è il Temporock, veramente ottimi per tutta la serata. E’ mezzanotte e incomincia a mischiarsi a noi il pubblico della discoteca, con un po’ di pazienza ci spostiamo in un’affollatissima sala metal, prima di fare ritorno a casa. Sicuramente un evento riuscito!
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