Speciale Muskelrock 2019


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Live Report: Mago De Oz

MÄGO DE OZ

Recinto Ferial, Torrejon De Ardoz (Spagna) 

19 Giugno 2011

Dopo il successo di “Gaia III”, seguito a qualche mese di distanza da “Gaia – Epilogo”, in molti auspicavano un tour incentrato sulla saga che ha consacrato la band iberica. Una volta venuti a conoscenza che il desiderio sarebbe stato esaudito, eccoci catapultati in questa cittadina a 50 Km da Madrid, dove si svolge una “fiesta” celebre in tutta la Spagna e sede di una delle tappe del “Epilogo – Naringologo Tour 2011”; l'ingresso è rigorosamente gratuito, fa sempre piacere specificarlo. Sono le 23 quando lo show inizia proprio sulle note di “Gaia”, con Josè che interpreta ottimamente le drammatiche linee vocali. Segue “Vodka N' Roll”, clamorosamente sballata da Txus che per tutta la prima strofa produce un tempo di batteria molto più lento della versione originale. Forse non è serata perchè poco dopo in “Para Que No Muera De Frio Una Cancion” Josè sparisce dal palco lasciando alla corista Patricia il compito di concludere la canzone. Il cantante ritorna poco dopo visibilmente alterato, lamentandosi per essere stato colpito da qualcosa, una pietra o qualche altro oggetto...episodio riprovevole e incomprensibile considerata l'atmosfera di festa con molti bambini tra il pubblico. Il volto del riccioluto singer rimarrà rabbuiato ancora per qualche minuto, mentre fortunatamente i suoi compagni non sembrano dare molto peso all'accaduto e proseguono il concerto con la consueta spensieratezza. Meno efficaci però dal punto di vista strumentale, poiché praticamente sbagliano sempre gli attacchi quando le canzoni sono suonate una di fila all'altra; forse ci sono problemi di audio sul palco ma è strano vedere tante imprecisioni durante un concerto di un gruppo di tale esperienza. In ogni caso siamo qui per divertirci e le soddisfazioni non mancano, vecchi brani come “El Atrapasueños” si mescolano ai più recenti “Puedes Contar Conmigo” e “Que El Viento Sople A Tu Favor”, passando per i classici “Desde Mi Cielo” e “Diabulus In Musica”, citando quelli ripescati per l'occasione. “La Posada De Los Muertos” restituisce il buonumore anche a Josè che ricordando i terremoti di Cile, Haiti, Giappone e Murcia, introduce “La Venganza De Gaia”. I bis ripartono con “La Rosa De Los Vientos”, dove il batterista Txus, maglietta degli HIM e stivaloni da cowboy su improbabili spandex, si impossessa dell scena cimentandosi anche lui al microfono, prima che le “intruse” “Fiesta Pagana” e “Mulinos De Viento” scatenino il tripudio tra i circa 10.000 spettatori.

Due ore abbondanti di musica che tutto sommato hanno fatto passare inosservata la totale mancanza di scenografie, fatto che irrita buona parte dei fan di vecchia data, soprattutto dopo che era trapelata l'ipotesi di riportare sul palco la nave pirata del tour di “Gaia I”.  La notte è ancora giovane, e poiché quando si tratta di festa in Spagna sono soliti fare le cose in grande, ci si trasferisce tutti all'esterno dell'area concerti dove tendoni sparano a tutto volume musica di ogni tipo; le bevande scorrono a fiumi e quando albeggia bisogna districarsi tra i corpi dei collassati beatamente addormentati per strada.

 

setlist:

Madre Tierra

Gaia

Vodka & roll

Hazme un sitio entre tu piel

Para que no muera de frio una cancion (llenala de rock n roll)

El atrapasueños

Aquelarre

Que el viento sople a tu favor

Sueños Diabólicos

Desde Mi Cielo

Epílogo

Alma

Puedes contar conmigo

Diabulus In Música

La costa del silencio

La posada de los muertos

La venganza de Gaia

 

Encore:

La Rosa de los Vientos

Fiesta pagana

Molinos de viento