Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


Intervista con i White Skull

Recensioni: White Skull

"Will of the Strong"


Intervista con i Thomas Hand Chaste

Recensioni: Where The Sun Comes Down

"Welcome"

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"Ten Years Like in a Magic Dream"

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“Wild Cat”


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"Faces With No Traces"

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"Beyond The Fade"

 

 

 

 

 

Recensione: Acaro "The Disease Of Fear”

Acaro "The Disease Of Fear”

(Goomba Music /Spv)

Per Chi Ascolta: Per gli amanti delle sonorità più sanguigne…

nteressante debutto per questo quintetto americano attivo dal 2008. Gli Acaro esordiscono con questo “The Disease Of Fear”, otto canzoni compatte e rabbiose che non nascondono influenze metalcore nel riffing serrato delle chitarre ed un amore incondizionato nei confronti dei Lamb Of God. Molto apprezzabile ed ispirato il lavoro dei due chitarristi, Felipe Roa e Chris Robinson, che mitragliano riff senza sosta. Pochi difatti i momenti in cui si può respirare, condotti da una voce (Chris Harrell, bravo ma forse un pochino monocorde) perfetta per rappresentare rabbia e brutalità. Formalmente un disco senza difetti e degno di rappresentare una scena ed un movimento ancora vivo ed apprezzato, ma in tutta onestà la poca capacità di variare soluzioni è per il momento un gran limite. Essere monolitici ed inattaccabili dal punto di vista della coerenza e della “onestà dell’ispirazione” non dovrà in futuro diventare un limite al songwriting. Per ora va bene così, ma bisogna osare di più..


 

Momento D'Estasi: il riffing serrato delle chitarre

Colpo Di Sonno: un po’ di varietà in più non avrebbe guastato