Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


Intervista con i White Skull

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"Will of the Strong"


Intervista con i Thomas Hand Chaste

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"Faces With No Traces"

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"Beyond The Fade"

 

 

 

 

 

Recensione: Anti-Flag “The General Strike”

Summerlin “You Can’t Burn Out If You’re Not On Fire”

(Rude Records)

Per Chi Ascolta: Hardcore Punk

Veterani della scena hardcore punk a stelle e strisce, gli Anti-Flag non paiono assolutamente intenzionati ad ammainare la propria bandiera fatta di critica feroce al sistema capitalistico, antagonismo e disgusto per una società fatta su misura. Per gli altri. Non sorprende, dunque, la veemenza over the top di quello che potrebbe diventare un altro, piccolo loro classico (“The Neoliberal Anthem”), fiume di rabbia rimembrante l’approccio dei Ramones, tematicamente collegato a “The Ranks Of The Masses Rising”, traccia in odor di Clash che potrebbe fungere da manifesto per gli Indignados. L’inno di protesta “I Don’t Wanna” segue in scia, tra sfuriate al calor bianco che si abbattono come manganellate sui manifestanti (“Resist”) ed i pugni agitati urlando contro il cielo in “Broken Bones”. Ed è oltremodo apprezzabile la scelta di Justin Sane e Chris Head di dividersi le responsabilità vocali, sfuggendo così al rischio, dietro l’angolo, di cadere nella performance monocorde. In poco più di venticinque minuti, “The General Strike” si pone un obiettivo ben preciso: tirar fuori il rivoluzionario che è in voi. Fatevi un favore: dategli ascolto.


 

Massima Allerta: Songwriting livellato verso l’alto

Colpo Di Sonno: Difficile trovarlo