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Bullet "Storm of Blades" (Nuclear Blast)
I Bullet sono oramai uno dei nomi di spicco della nuova scena europea che ha riscoperto il filone del metallo classico e tornano all'attacco con questo loro secondo lavoro sotto l'ala protettiva della Nuclear Blast, quinto full lenght della loro carriera. Il loro non è certo un disco pieno d'innovazione, ma come nei precedenti casi, va diretto al cuore degli amanti del genere, con sonorità se vogliamo ruffiane ma ben architettate e cori di facile impatto. E così, dopo una breve introduzione, ci immergiamo fin da subito in atmosfere ottantiane dall'iniziale stoccata della violenta title track, che aveva già anticipato il lavoro qualche tempo prima dell'uscita: chitarre in tiro, cori pompati, grande impatto. Inutile scorrere le influenze –Judas Priest, Accept, Ac/Dc, chi più ne ha più ne metta- l'energia e la melodia si fondono in ogni traccia con buon ritmo tagliando l'aria con la grezza e vibrante voce di Hell Hofer a scandire lo scorrere delle note. Così andando oltre la superficialità della patina di dejà vù inevitabile –chi cerca poi qualcosa di nuovo se si mette all'ascolto di un loro disco alzi la mano- scopriamo un altro disco divertente e, inutile dirlo, pronto ad incendiarsi su qualsiasi palco disponibile, se possibile davanti ad un nugolo di motociclisti borchiati e pieni di birra. Qualche guizzo lo scoviamo così qua e là, partendo dalla ruvida "This One's for You", passando dall'impatto da rullo compressore di "Hammer Down", dopo che ci eravamo crogiolati nelle classiche e catchy "Tornado" o "Riding High" per quindi terminare la campagna con la lunga teoria di assoli che corona la conclusiva "Coming In Loud". Insomma come sempre ci sparano un disco di poco meno di quaranta minuti, ma ben fatto, ben confezionato e soprattutto… pronto da portare in giro sui palchi di mezzo mondo. Se non cercate inutili virtuosismi e modernismi, ma solo classico e semplice metallo… Questo fa per voi!!
Momento D'Estasi: l'accoppiata "This One's for You" e "Hammer Down" lasciano il segno! Pelo Nell'Uovo: il solito, manca originalità ma forse è meglio così...
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