Speciale Muskelrock 2019


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Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


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Recensione: Cradle Of Filth "Midnight In The Labyrinth"

Cradle Of Filth "Midnight In The Labyrinth"

(Peaceville)

Per Chi Ascolta: black metal moderno

Completiamo la settimana dedicata ai Cradle Of Filth presentando questo lavoro, uscito in realtà in primavera. In un'intervista di qualche anno fa fu proprio Dani Filth a darmi come imminente la realizzazione di “Midnight In The Labyrinth”. Personalmente pensavo ad una semplice rivisitazione dei classici della band con enfatizzazione delle parti orchestrali, qualcosa di simile a quanto fecero i Metallica anni fa, anche se loro le parti orchestrali le crearono appositamente. Nulla di tutto questo invece; le canzoni ne escono totalmente stravolte, niente chitarre, basso e batteria, sostituite da elementi sinfonici, ed un cantato che si limita a narrare, a volte quasi sussurrare le linee vocali originali. Episodi come “The Forest Whispers My Name” o “Summer Dying Fast” risultano a tratti irriconoscibili, ma come spiega Dani nelle note di copertina, l'intento era quello di creare un'ipotetica colonna sonora horror partendo dai vecchi brani, e da questo punto di vista il risultato si può considerare raggiunto. Se ascoltato con il giusto spirito, l'album riesce ad evocare atmosfere maligne; magari meglio assorbirlo a piccole dosi dato che un'ora di musica sinfonica potrebbe tutto sommato rivelarsi pesante. Oltre a nove capolavori del passato troviamo “Goetia”, suite di undici minuti realizzata per l'occasione, mix di essenziali componenti del brivido come orchestra, sussurri, rumori e scricchiolii. A corredo un bonus cd contenente le sole versioni strumentali delle nove tracce precedenti.