Recensioni: Where The Sun Comes Down "Ten Years Like in a Magic Dream"
Recensioni: Paolo Siani ft Nuova Idea
|
CREMATORY “Black Pearls” (Massacre Records)
“Black pearls” celebra il ventennale della storica band tedesca. Una raccolta giusto per fans incalliti dei Crematory, e anche per chi, non avendo nessun loro lavoro si accontenta di una doppia raccolta. Ma i Crematory sono una band particolare, e la loro carriera si è divisa ìn più fasi, dal punto di vista musicale. E forse in base ai gusti, è meglio concentrarsi sui singoli album. La prima parte di carriera li ha visti come band melodic death, dove su una base heavy, e melodica per l’uso delle tastiere, la voce di Felix era tipicamente death. Successivamente, nella fase centrale della carriera i nostri hanno spostato il tiro su soluzioni più alternative lasciando la seppur minima componente death degli esordi. E in questo frangente i Crematory hanno strizzato l’occhiolino all’elettronica, sposando sonorità moderne, sulla scia dell’elettrogothic di matrice tedesca. Questa raccolta ha di positivo il fatto che racchiude tutti questi periodi della band, per soddisfare la curiosità di chi li ha abbandonati dopo l’inizio death, come il sottoscritto, o come chi li ha conosciuti a carriera in corso. Di positivo aggiungiamo anche che oltre ai due cd audio esiste la versione con allegato un dvd con la storia della band., video clips e live. Sono vari i motivi che portano ad acquistare “Black pearls”, ma chi ha già di tutto di più di loro, può’ passare oltre.
Massima Allerta: I brani iniziali con la cattiveria degli esordi Colpo di Sonno: Melodie troppo ripetitive.
|
|||
|
||||
|