Speciale Muskelrock 2019


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Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


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Recensione: Decapitated "Blood Mantra”

Decapitated "Blood Mantra"

(Nuclear Blast)

Per Chi Ascolta: Technical Death Metal

Sesta prova in studio ed ennesima prova di forza per gli estremisti polacchi del pentagramma. Il cambio della sezione ritmica coincide con la volontà di puntare decisamente su impatto e novità, tentando di speziare una ricetta che, col passare degli anni, correva il rischio di divenire insipida. Intendiamoci: sempre di death metal all'ennesima potenza e suonato con ferocia disumana si tratta, ma con taluni spunti inediti indubbiamente apprezzabili. Al fine di non troncare di netto il cordone ombelicale con la produzione passata, "Exiled In Flesh" e "The Blasphemous Psalm To The Dummy God Creation" partono a bomba: un'ecatombe di riff, violenza e frenesia esecutiva che lascia senza fiato. Il vento del cambiamento comincia però a spirare nella titletrack, che sconfina nel versante thrash moderno (vedi Lamb Of God) ed in "Nest" dai rimandi, nemmeno troppo velati, alle alchimie atonali care ai Meshuggah. "Blindness", con i suoi artifici ritmici (batteria in 4/4, chitarre che legnano in 3/4) e "Red Sun", dalle tonalità sorprendentemente atmosferiche, danno ulteriore colore ad un cd che gli aficionados dei Decapitated potrebbero gradire soltanto in parte.


 

Massima Allerta: "Blindness"

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