Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


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Recensione: THE DEVIL’S BLOOD “The Thousandfold Epicentre”

 

The Devil's Blood "The Thousandfold Epicentre"

(Van/Audioglobe)

e lode!


Per Chi Ascolta: Hard’n’Dark

Questo secondo lavoro del gruppo olandese li pone a mio giudizio ben al di sopra di altri gruppi che parimenti stanno recuperando le sonorità seventeen in chiave dark quali Ghost, Orne e Blood Ceremony, in virtù di un sound ormai definitivamente consacrato al Culto Dell’Ostrica Blu, ma riletto in chiave psychedelic-rock a là Jefferson Airplane, alla cui leader e simbolo Grace Slick, la conturbante e ossianica Farida Lemouchi si ispira Infatti, se l’iniziale “On the Wings of Gloria”è palesemente ispirata dai Blue Oyster Cult, in virtù delle micidiali esplosioni hard’n’heavy che ne squarciano il tessuto sonoro comunque ancestralmente dark, la seguente “Die the Death” sembra uscire come per magia da “Crown of Creation”, grazie a magnifiche digressioni melodiche che davvero nulla hanno da invidiare al capolavoro della premiata ditta Slick/Kantner/Kaukonen . Lo stesso Kaukonen e i suoi Hot Tuna, sono di certo i numi tutelari della seguente e lisergica “Whitin the Charnel House of Love” , anche se poi ,tutto il flavour occulto del gruppo trova maxima espressione nella cavalcata hard’n’dark della bellissima “Cruel Lover” vero e proprio rituale sabbatico in musica invero degno dei The Coven di “Witchcraft”, magistralmente sorretto dal riffing dannatamente heavy di Selim Lemouchi. “She” è possente hard rock de-luxe assai epico nell’incedere martellante che la caratterizza prima che deliziose chitarre acustiche la chiudano per poi costituire l’incipit orchestrale della stupenda “The Thousandhold Epicentre”, che alterna eleganti parti sinfoniche a ficcanti incursioni hard a loro volta magnifico contraltare a digressioni melodiche intrise di dolcissima malinconia. La martellante “Fire Burning” è superba e dannatamente prog and dark come solo i Black Widow sapevano fare, anche se il refrain è ancora intriso di sensuale psichedelia che si sublima nella seguente “Everlasting Saturnalia”, dall’incredibile flavour space-doom , impreziosità vieppiù dal bellissimo e assai dolce interludio di Farida , a cui perdono pure il sacrilego accostarsi alla sacra Annie Haslam, che prelude all’insorgere tempestoso dell’heavy dark dell’epica “The Madness of Serpents”, della quale andrebbero fieri pure Eric Bloom e Buck Dharma Roeser. Conclude un superbo cd l’eterea “Feverdance”nella quale uno stranito e terrorizzato Dave Brock, porta a spasso Grace Slick nello spazio siderale seguendo il salmodiare inconsulto di Farida. Insomma ragazzi 74 minuti di fantastica musica,ottimamente prodotto e opportunamente contenuta in uno spettacolare booklet. BUY or DIE!!!!!!!!!!