Speciale Muskelrock 2019


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Ciao Alex!


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Recensione: Dominoe "Naked But Dressed"

Dominoe "Naked But Dressed"

(Command Records / Yesterrock Records)

Per Chi Ascolta: AOR venato di blues, Rock americano

Quinto album per i teutonici Dominoe che rientrano sulle scene discografiche dopo una lunga pausa durata ben quattro anni, tanti ne sono trascorsi da "The Story Is Far From Told..." del 2008, e lo fanno con Jörg Sieber (vc) e Robert Papst (ch, bs) accompagnati da esperti musicisti quali gli ospiti John Edwards (bs - Status Quo) e Charlie Morgan (bt - Elton John), proseguendo il discorso rock/pop che avevano intrapreso col citato disco. Certo, le diciassette canzoni (di cui tre sono bonus) sono tutte ben realizzate, molto orecchiabili, sufficientemente calde per scaldare il cuore dell'ascoltatore, con un approccio più vicino al tradizionale rock americano che all'AOR o all'hard rock, ma non mancano momenti di interesse e piacevole intrattenimento. Buona l'apertura affidata a "What Happens", frizzante AOR sulla scia di Tall Stories/Alias più leggeri dei quali recupera il mood (la classe non è la stessa, concesso), e "Fine With Me", dove prevale una vena più blues ben integrata con le linee melodiche di Sieber e Papst. In "Naked" (presente anche come bonus in 'radio version') Jörg duetta con Larry Hoppen, membro dei Wescoast veterans Rock Orleans e recentemente deceduto, così che anche la canzone offre un andamento tipicamente americano e adatto all'airplay delle radio statunitensi, ma le sorprese continuano anche nella seguente "I'm Coming Home" con Jimi Jamison (Survivor) che divide il microfono per un AOR di buon livello emozionale e qualitativo. Più lineare (alla Status Quo, direi) si rivela "It's Allright", ma "Don't Throw Our Love Away" è una power ballad che alla Richard Marx che lascia il segno nei padiglioni auricolari della maggioranza di voi, mentre si torna a rockare con gusto e decisione nella vivace blues-oriented e breve "A Good Way Down", un buon concentrato di energia. Poteva una band come i Dominoe non confrontarsi con un lentone romantico? L'ovvio riscontro arriva con la delicata "Love Is The Answer" che, pur non aggiungendo nulla di innovativo al filone cui appartiene, conferma le doti interpretative di Sieber, a suo agio anche nel blues-rock "My Girl" (dall'incedere giogionesco in cui Rolling Stones o Quireboys sono maestri), qui affiancato dalla voce di Jimmy Hall (Wet Willie). Ancora AOR contaminato col blues in "All The Sins Are Dying", "You And Me" recupera le sonorità degli esordi (lontano 1988), "Take Me As I Am" è un piacevole lento per sola voce e chitarra acustica, e si chiude con "One Last Sugar", vibrante rocker nel quale la corista Janina Dietz (Janina And The Deeds) trova la luce del riflettore principale e la sfrutta alla grande. Ho lasciato le tre bonus quale capitolo a sè stante in quanto si tratta della versione editata di "Naked" e delle ri-registrazioni di due vecchi hits della band, ovvero "Here I Am" (utilizzata nel 1988 per la pubblicità della Renault R5) e "Let's Talk About Life". Queste non contribuiscono in maniera significativa a migliorare la già ottima impressione lasciata dalle canzoni ascoltate, semmai (in particolare le ultime due menzionate) colmano una lacuna cognitiva per chi non aveva ancora avuto a che fare coi Dominoe. Promozione senza riserve e disco che sicuramente mi farà compagnia in macchina per molto tempo ancora. Voi non siate timidi e non ve ne pentirete!


 

Momento D'Estasi: Il lento disco si fa apprezzare nella sua interezza, non è cosa da poco

Pelo Nell'Uovo: Non sono ancora conosciuti come meriterebbero