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Doro "Raise Your Fist” (Nuclear Blast/Audioglobe)
Per Chi Ascolta: metal classico, Judas Priest, Saxon A distanza di tre anni da “Fear No Evil”, e dopo aver festeggiato il quarto di secolo di carriera con il concerto/dvd celebrativo, la Metal Queen per eccellenza approda alla Nuclear Blast e torna a farsi sentire con un disco che semplicemente manifesta la sua dichiarata fede metallica. Già anticipata come EP, “Raise Your Fist” apre il cd con il suo incedere anthemico che evoca braccia al cielo e chiome al vento. Il top però lo si raggiunge con “”Rock Til Death”, altrettanto coinvolgente ma più aggressiva nelle chitarre e nel cantato, uno dei migliori pezzi della Doro nuovo millennio. Che la nostra eroina abbia ancora voglia di scatenarsi lo si capisce in “Take No Prisoner” e “Revenge”, i due brani a tutta velocità di “R.Y.F”; più grezza e lineare la prima in puro Motorhead style, più strutturata, tendente al power e con un ottimo assolo in apertura la seconda. Classica scuola teutonica in mid tempo convincenti come “Victory” e “Little Headbenger”, ma anche poco azzeccati accenni di sonorità moderne in tracce come “Freiheit” e “Grab The Bull”, non a caso tra le più trascurabili dell’album. Questo il lato aggressivo di Doro, ma un volto così incantevole può non avere anche un’anima angelica? Certo che no, anche se in realtà la componente melodica di “R.Y.F” è decisamente poco ispirata, e magari anche eccessiva, dato che sono presenti ben 4 ballad. Se escludiamo “Coldhearted Lover”, canzone impregnata di malinconia ma su di una buona base hard rock, il resto provoca un certo effetto camomilla. Già bocciata nell’EP “Engel”, le fa compagnia “Free My Heart”, e persino “It Still Hurts” è talmente insipida da coinvolgere nella debacle un Lemmy poco a suo agio. Salviamo giusto “Hero”, più che altro perché sentito omaggio all’intramontabile Ronnie James Dio. Un disco metal ben fatto, Doro ancora ad alti livelli, peccato per quei 2-3 pezzi che tolgono vigore e lo rendono meno scorrevole
Massima Allerta: la graffiante “Rock Til Death” Colpo Di Sonno: poco riuscita la ballad “Engel”
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