Recensioni: Where The Sun Comes Down "Ten Years Like in a Magic Dream"
Recensioni: Paolo Siani ft Nuova Idea
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Empires Of Eden "Channeling The Infinite" (MusicBuyMail)
Per Chi Ascolta: Chitarristi virtuosi, Melodic e Power Metal Il guitar hero australiano Stu Marshall (Dungeon) trova il tempo per sfornare il terzo capitolo cogli Empires Of Eden ed ancora una volta la lista dei cantanti chiamati a raccolta racchiude il gotha dei metal-singers mondiali quali Udo Dirkschneider (Accept, U.D.O.), Rob Rock (Impellitteri, Driver), Steve Grimmett (Grim Reaper, Lionsheart), Mike Dimeo (Masterplan, Riot), Sean Peck (Cage) e Ronny Munroe (TSO, Metal Church), il tutto condito da una serie di riffs potenti e scardinanti che, al momento giusto, lasciano ampio spazio per le scorribande soliste di Stu. Alla tellurica "Cry Out" (Rob Rock on vocals) spetta il compito di rompere il ghiaccio con le sue linee dinamiche e saettanti, mentre la stridula ugola di Udo annuncia la più cadenzata e glaciale "Hammer Down" (quasi alla Judas Priest), quindi "This Time" (interpretata da Steve Grimmett) offre sprazzi più melodici sempre in un quadro puramente heavy metal prima che il power metal della titletrack (Sean Peck alle urla) spazzi via ogni velleità di resistenza. Buona la prova del nostro Alessandro Del Vecchio (Edge of Forever) su "Lions For Lambs", altro momento più 'pacato' e melodico, mentre l'ascolto di "Cyborg" (feat. Carlos Zema) mi ha lasciato piuttosto indifferente nonostante la potenza espressa, così diventa più divertente ascoltare Louie Gorgievski dei Crimsonfire alle prese con "World On Fire" dagli accenni Gamma Ray e le classiche strutture della veloce "Born A King" cantata da Danny Cecati (Eyefear, Pegazus). Nonostante la buona volontà, lo shredding di chitarra e basso su "As Flames Scorch The Ground" e lo scarso spazio lasciato alla pulita e potente voce di Vo Simpson (Darker Half) mi hanno piuttosto stuccato, ma mi sono trovato molto più comodo fra le spire del classico heavy metal di "White Wings" ben interpretata da Ronny Munroe. Al termine troverete due piacevoli sorprese, ovvero la All Star Version di "Hammer Down" che riunisce i contributi di Udo Dirkschneider, Rob Rock, Sean Peck, Carlos Zema, Vo Simpson e Ronny Munroe, e la versione orchestrata di "Born A King" cantata da Sean Peck. Non sarà un capolavoro, ma "CTI" ha i suoi ottimi momenti arricchiti da una lista di cantanti che non abbisognano particolari presentazioni. Ciliegina sulla torta, la bellissima copertina realizzata da Alex Ruiz
Momento D'Estasi: Le prime due canzoni e "Born A King" in chiave orchestrata. Pelo Nell'Uovo: Non ho mai avuto un debole per gli 'shredders'.
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