Recensioni: Where The Sun Comes Down "Ten Years Like in a Magic Dream"
Recensioni: Paolo Siani ft Nuova Idea
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La Fabbrica Dell'Assoluto "1984:L'Ultimo Uomo D'Europa" (BlackWidowrecord/Masterpiece) e lode Per Chi Ascolta: Progressive Rock Davvero sopra le righe l'esordio di questa formazione romana che,pur nel nuovo secolo,è saldamente ancorata agli stilemi del progressive degli anni '70.Infatti se le tastiere dell'ispiratissimo Daniele Fuligni sono ispirate al grandioso "YS" del Balletto Di Bronzo dal quale riprende pure le oscure atmosfere di base e"Chi Controlla Il Presente Controlla Il Passato" ne è fedele testimonianza,il violentissimo guitar work di Daniele Sopranzi fin dalle iniziali "I Due Minuti Dell'Odio" e "4 Aprile 1984"e nella seguente e ancor più violenta,seppur composita, "Chi Controlla il Passato controlla Il futuro"oltre che essere il trait d'union con l'hard and heavy odierno,riconducono il tutto al Rovescio Della Medaglia .Davvero spettacolari i duelli fra chitarra e tastiere che la caratterizzano.L'epica e tormentata "Chi Controlla il Presente Controlla il Passato" introduce la tenebrosa "O'Brian" squassata da inserti hard e se le mefistofeliche incursioni nello space rock di "Bispensiero"fanno da contraltare alla malinconica "La Ballata Del Prolet",ancor pregna di umori hard and dark ,la seguente "L'Occhio Del Teleschermo" è grandioso hard and progressive grazie all'alternarsi di furenti chitarre e liquide tastiere sulle quali si ergono le ieratiche vocals di Claudio Cassio che si supera nella dolcissima "Giulia"fulgido esempio di prog sinfonico pur se parzialmente violentato dai riffing guitars che ne punteggiano il solenne refrain,prima che il tutto precipiti nel magma sonoro dell'assai dinamica "Lo Sguardo Nel Quadro".Il Biglietto Per L'inferno e ancora Rovescio Della Medaglia,sono invece ben presenti nella comunque modernissima, per assunto sonoro, "Processo di Omologazione",con la sezione ritmica di Marco Piloni al basso e Michele Ricciardi alla batteria sugli scudi ,impegnati a sostenere sognanti keyboards e debordanti riffing guitars.Una suite che ad una prima parte assai heavy e dinamica presenta una seconda parte più introspettiva e progressive nel senso stretto del termine e presenta pure come ospite ne "La Canzone Del Castagno" il leggendario Pino Ballarini proprio del Rovescio della Medaglia.Insomma un lavoro a dir poco geniale,esaltato pure dall'ottima grafica e dalla perfetta produzione……………BUY Or DIE!!!!!!!!!!!!!
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