Recensioni: Where The Sun Comes Down "Ten Years Like in a Magic Dream"
Recensioni: Paolo Siani ft Nuova Idea
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Famous Underground "Famous Underground" (Dust On The Tracks/Rock N Growl)
Per Chi Ascolta: Glam Rock anni '80, Motley Crue, Skid Row era "Slave To the Grind" Ok, si sa che da un po' di anni siamo tornati agli anni '80, e i Famous Underground sono qui per ricordarcelo, visivamente e udutivamente. Lunghe chiome, sguardi assassini e vestiario d'ordinanza, e poi schitarrate col capello che svolazza, voce roca e una vaga attitudine da bad boys/bombe sexy. C'è tutto. Purtroppo però mi tocca arrivare alla terza canzone (dopo che le prime due "Wasteland" e "Overdrive" mi hanno quasi innervosita per la mancanza di originalità a livelli gravi) per sentire qualcosa di vagamente interessante; "Dead Weight" ha qualche secondo che desta interesse, ma nulla di più. Poi si riprende con le stesse chitarre e la stessa voce graniticamente identica a se stessa. Se "Love Stands Still" si concede persino due secondi di chitarra acustica, risvegliandomi per un momento, la ballatona acustica "Forever And A Day" mi stordisce con gli affettatissimi testi e la melodia scontata, e non vedo l'ora che finisca. I brani seguenti sembrano un blando tributo agli Skid Row di "Slave To The Grind", e intanto attendo un'altra ballad, da copione dovrebbero essercene due, no? Eccola qui, un mezzo-tempo Bonjoviano "On Broken Wings", e poi si ricomincia da capo. E per gradire due bonus track, cioè "Dead Weight" e "On Broken Wings" in versione rispettivamente unplugged e alternativa. Questo non è certo un disco del tutto insufficiente, non ci sono errori paradossali, non è mal suonato né mal registrato, i pezzi non sono brutti, ma il problema è l'assoluta – e inspiegabile – mediocrità a cui i nostri si sono auto-condannati. Suvvia, cari Famous Underground, un po' di personalità in più la prossima volta. Grazie!
Cosa Funziona: il balsamo per capelli! Cosa Serve: personalità!
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