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RECENSIONE: Freedom Call "Land Of The Crimson Dawn"

Freedom Call "Land Of The Crimson Dawn"

(SPV-Steamhammer)


Per Chi Ascolta: metal allegro, Helloween, Trick Or Treat

Settimo album per la band di Chris Bay, e primo senza il vecchio compagno di avventure e co-fondatore Dan Zimmermann, ormai dedito esclusivamente ai Gamma Ray. Il quartetto, però, sembra non risentirne perchè “Land Of The Crimson Dawn” si rivela un signor disco, capace di amalgamare le classiche sonorità gioiose dei nostri a varie sfumature, dando vita ad un lavoro che seppur privo di gemme particolarmente brillanti si ascolta con piacere da inizio a fine. Ottima la partenza con l'accoppiata power-metal costituita da “Age Of The Phoenix” e “Rockstars”, quest'ultima più elaborata e con strofe caratterizzate da un cantato basso e grintoso. Pezzo forte dell'album, ecco “Crimson Dawn”; sprazzi di tastiera per un inizio epicheggiante, con l'incedere a cavalcata che ci conduce ad un ritornello corale quasi da operetta, azzeccato e coinvolgente. Cori battaglieri caratterizzano anche “66 Warriors”, simile alla precedente per l'andatura cadenzata, alternata però a passaggi in doppia cassa. Altra carta vincente risulta essere “Sun In The Dark”, dove chitarre moderniste tracciano linee oscure sulle quali Bay riesce ad inserire un ritornello malinconico ma di fascino. Discorso simile per “Killer Gear”, mid tempo dalle atmosfere cupe che nell'economia generale di “L.O.T.C.D” si rivela un utile diversivo. Utile soprattutto per chi non ama molto gli eccessi di allegria, qui rappresentati dalla fanciullesca “Hero On Video” e dagli strombazzamenti di “Back Into The Land Of Light”, caratterizzata appunto da un riff di tromba. Il piacevole AOR di “Rockin' Radio” chiude l'edizione standard dell'album; nell'edizione digipack sono presenti anche quattro bonus track ed un secondo cd, un tributo ai Freedom Call con cover eseguite da altre band, tra le quali fanno capolino i nostri Secret Sphere che si cimentano in “Mr. Evil”.


 

Momento D’Estasi: le cavalcate di “Crimson Dawn”

Pelo Nell’Uovo: l'eccessiva allegria di “Hero On Video”.