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Ghost B.C."Infestissumam" (Loma Vista Records)
Per Chi Ascolta: Heavy Doom Stoner I Ghost, band svedese che ha esordito nel 2010 con "Opus Eponymous", intitola ora "Infestissumam" la seconda fatica uscita lo scorso aprile per Loma Vista Records. Dieci tracce, per un totale di circa cinquanta minuti di musica, quasi tutte scritte e registrate in versione demo già nel 2011. Sotto la produzione di Nick Raskulinecz, già visto con Danzig, Trivium e Death Angel -per citarne alcuni- la band vola in Tennessee per le registrazioni, affidando alla California le parti corali. Apre la title track, un intro a mo' di canto Gregoriano che in pochi secondi esplode quasi in una "gioiosa" ensemble di campane. Un riff ben più oscuro introduce il tocco vocale di Papa Emeritus, e siamo già a "Per Aspera ad Inferi". "Secular Haze" si presenta come un macabro carosello, un valzer tenebrarum, una specie di marcia dal sapore a tratti circense, dove è forte il ricordo dei Mercyful Fate nelle litanie vocali di Papa Emeritus, così come nella acuta e solida chitarra di fondo. "Jigolo Har Megiddo", orecchiabile a più non posso, ci porta alla ballad "Ghuleh/ Zombie Queen", quasi a costituire il "fine primo tempo" dell'album, dove pianoforte e chitarra si intrecciano romantici per lasciare credere che finirà così, quando invece ecco far capolino un riff quasi beat. Inizia quindi il "secondo tempo" con il fermo coro di "Year Zero", subito melodicizzato dalle chitarre. "Body and Blood", "Idolatrine" e "Depth of Satan's Eyes", tutte molto risolutive e non roppo impegnative, ci accompagnano verso la traccia di chiusura, "Monstrance Clock", che in un'ipnotico motivo si rivela un'invito all'unione sotto il segno del maligno. Nell'edizione deluxe, troviamo come bonus track "La Mantra Mori", "I'm a Marionette" (ABBA), e "Waiting For The Night" dei Depeche Mode, nell'edizione giapponese. I Ghost si sa, non sono nuovi in fatto di cover, e come i lavori originali, si propongono interessanti. "Infestissumam" è più pulito e orecchiabile di "Opus Eponymous", tuttavia crea un'atmosfera singolare che potrebbe completarsi e svelarsi in un terzo lavoro. Ai posteri!
Colpo di genio: "Secular Haze" Colpo Di Sonno: "Body and Blood"
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