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Recensione: Grenouer "Blood On the Face"

Grenouer "Blood On the Face"

(Mauseleum Records/Rock N Growl Promotions)

Per Chi Ascolta: Anathema, Sylvan, Rock/Prog d'atmosfera

Sul libretto del CD c'è scritto che il vocalist si chiama Andrey Ind, ma se non l'avessi letto sarei convinta di trovarmi tra le mani una svolta paradossale dei Duran Duran per quanto mi sembra di sentir cantare Simon LeBon. Lungi dall'essere una cosa negativa, i Duran Duran sono un fantastico gruppo Hard Rock mancato, almeno secondo me. La copertina mi lascia immaginare qualcosa di Trash o Death, e in effetti questo è il passato di questa band russa sulla scena ormai da qualche decennio, che io scopro solo ora. In verità questo è un disco rock/prog atmosferico, che fa pensare a Sylvan e Anathema rivisitati in chiave moderna e più aggressiva, con un tocco Alternative e una – per fortuna – onnipresente base ritmica poderosa e chitarre ruvide e taglienti. E anche il suono è sempre ottimo così come lo è la produzione. A parte i pochi secondi dell'intro "Thunder Phase", sono i primi due brani "Blood On The Face" e "Sands Of Silence" a spiccare per le belle melodie accattivanti; poi, fatta eccezione per "Midday Show" che sfodera persino un rap in russo, il resto manca di trovate abbastanza originali da essere alla stessa altezza di esecuzione e produzione. "Rejected" con le sue distorsioni che poggiano su chitarroni arroganti punta alle radio e alle masse mancando però la scintilla compositiva che ci vorrebbe (le chitarre, poi, ricordano millemila altri gruppi da classifica) e la successiva "Fix Your Life/A Few Miles From Paradise" è titolare di qualche bella tastiera che, con un po' di impegno mi ricorda un po' il progetto Ayreon; in definitiva le atmosfere dell'intero lavoro sono ammirevoli, il fatto è che passata la prima metà dell'album il resto perde i confini e diventa un continuum poco distinguibile se non dopo cento ascolti, il che rischia di stufare. Con una manciata di ritornelli ben fatti e un paio di trovate astute questo sarebbe stato un gran disco. Torno ad ascoltare le prime due tracce!


 

Cosa Funziona: le chitarre, le atmosfere, e Simon LeBon!

Cosa Serve: un corso di ritornelli!