Recensioni: Where The Sun Comes Down "Ten Years Like in a Magic Dream"
Recensioni: Paolo Siani ft Nuova Idea
|
Hardreams "Unbroken Promises"/span> (Vinny Records / Perris Records)
Per Chi Ascolta: AOR / Melodic Hard Rock europeo Formatisi nell'anno 2000, i melodic rockers Hardreams da Barcellona non sono fra gli artisti più prolifici del pianeta, avendo pubblicato sinora i due studio albums "Calling Everywhere" (2004) e "The Road Goes On..." (2008) più il live "Live... On A Dreamers Night" (2010). A loro merito va il fatto che la qualità è sempre stata di elevato tenore e tale prerogativa viene confermata in "Unboken Promises" contenente undici canzoni che mostrano un certo indurimento del suono senza snaturare le fondamenta melodiche di Manu Esteve (vc), David Agüera (ch), Victor Muiño (bs), Sergi Hormigó (bt) e Sergi Segarra (tast). Lo start è dato dalla briosa ed orecchiabile "Count On Me", ben orchestrata ed arrangiata soprattutto nel reparto tastiere e voci, un AOR tipicamente europeo di facile presa che viene fatto sterzare verso terreni più hard rock nella successiva "A High Mountain To Climb", veloce ed incisivo rocker con un tocco alla Terra Nova. L'inizio di "It's Only Love" mi ha dapprima preoccupato (certe mielosità mi provocano urticaria immediata) e fortunatamente lo sviluppo del brano che si rivela di chiara matrice AOR europea mi ha rasserenato e mi sono così potuto godere un piacevole tempo medio adatto alle orecchie più romantiche. "The War Is Over" indossa un manto più drammatico e torna a guardare all'hard rock continentale, mostrando una band a proprio agio anche nei frangenti più impegnati. "Woman In Black" sulla pista originaria pur senza entusiasmare particolarmente, mentre molto più intrigante è la semi-ballad "Now You're Mine", niente di particolarmente originale in questo campo, seppure riesca ad essere coinvolgente grazie anche ad indovinati e raffinati arrangiamenti strumentali. Superiori alla media si confermano i melodic rockers "The Land Inside Our Souls", "Goin' Fast" (fra Mr. Big e la prima David Lee Roth band ed un buon Hammond a sostenere la trama strumentale) e "Unbroken Promises" (alla Bad Habit), mentre la sostenuta "Cross The Line" tenta un timido approccio verso sonorità più tipicamente prog-metal, tutto sommato ben riuscito e la conclusiva "All And Now" è un piacente lento bluesy che potrà far breccia in tanti cuori femminili. Un buonissimo rientro sulle scene per il quintetto catalano che ha fatto un gran bel lavoro in fase compositiva e in studio di registrazione e merita tutto il nostro supporto.
Massima Allerta: Count On Me, Unbroken Promises, All And Now Pelo Nell'Uovo: non sono ancora famosi come meritano
|
|||
|
||||
|