Speciale Muskelrock 2019


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Recensione: Lynch Mob "Rebel"

Lynch Mob "Rebel"

(Frontiers Records)

Per Chi Ascolta: Hard Rock Blues

Il prolifico George Lynch,nel suo venticinquesimo anno di carriera solista dopo la dipartita dagli Dokken,rilascia il suo ottavo album in studio sotto la denominazione Lynch Mob,progetto che aveva suscitato una grande sensazione con il brillante disco d'esordio Wicked Sensation datato 1990.La collaborazione turbolenta con il dotato cantante Oni Logan si era in seguito interrotta fino al 2009,anno di pubblicazione dell'interessante Smoke And Mirrors,seguito nel 2014 dall'ep Sun Red Sun.Lynch torna con il nuovo Rebel in modo convinto alla musica hard rock degli anni ottanta facendosi affiancare,oltre che dal sopracitato Logan, da Jeff Pilson al basso e da Brian Tichy alla batteria.Il risultato prodotto da questa formazione stellare č un suono potentissimo,con il binomio basso/batteria che infonde all'album un groove monumentale.L'apripista "Automatic Fix",scelta come singolo,fornisce un antipasto succulento dell'intero disco,con un rifferrama concentrato,un ottimo refrain e un solismo ispirato.Le due tracce seguenti "Between The Truth And A Lie"e "Testify" sono mid tempo rocciosi e dal grande feeling,caratterizzati da un'imposta zione moderna e poco inclini alla melodia facile cosė come "Sanctuary",dalle chiare reminiscenze dokkeniane dell'era Shadowlife,mentre le blueseggianti "Pine Tree Avenue"e "Jelly Roll" racchiudono in sč,specialmente sotto il profilo vocale,l'influenza di Whitesnake e Van Halen. Nonostante l'album si adombri un poco dal punto di vista compositivo con la sperimentale "The Hollow Queen",la pesante "Kingdom Of Slaves" e l'effettata "Dirty Money",sono la piacevole ballata dal flavour settantiano "The Ledge" e soprattutto la muscolare "War",seppure le armonie e il riffing non rivestano ad onor del vero una particolare originalitā,a riportare in alto le quotazioni di Rebel.I Lynch Mob ci consegnano pertanto un onesto disco di hard rock dalla forte componente blues,filtrato attraverso soluzioni pių al passo con i tempi non sempre riuscite ma segnale evidente del desiderio costante di sperimentazione che anima l'operato del chitarrista statunitense.


 

Massima Allerta: l'esplosiva "Automatic Fix"

Pelo Nell'Uovo: i troppi mid tempo tendono ad abbassare la soglia di attenzione dell'ascoltatore