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Macbeth "Neo-Gothic Propaganda" (Dragonheart Records)
Lungo tempo è trascorso dall'ultima fatica degli italiani Macbeth, una delle band più note fuori dai confini nostrani quale espressione del metallo a tinte più malinconiche e romantiche. Va detto che già dal precedente " Superangelic Hate Bringers", avevano abbandonato le atmosfere decadenti dei primi due album a favore di uno stile più moderno e guitar-oriented, che ritroviamo in "Neo-Gothic Propaganda". Le composizioni si sono fatte ancora più heavy a livello strumentale, pur non perdendo in melodia e orecchiabilità, ascoltare l'opener "Scent of Winter" e la successiva "Slow Motion Tragedies" in cui fa anche capolino un synth in background. Molto interessante la coda strumentale. Non sono un'amante delle vocals nello stile di Morena e Andreas, ma ammetto di aver apprezzato il mix dei due nella succitata canzone, specialmente nel momento in cui si vira su momenti più brutal. Nel complesso, l'album non offre una gran varietà di stili, ma è di sicuro ben suonato (nulla da eccepire sulla preparazione tecnica dei membri) e offre dei momenti di gradevole ascolto. Consigliato senza dubbio ai fan della band, dopo la lunga attesa durata sette anni.
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