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Recensione: Richard Marx “Inside My Head”

Richard Marx “Inside My Head”

(Frontiers Records)


Per Chi Ascolta: AOR. Hard Rock Melodico, e le ballatone strappalacrime.

Richard Marx è ancora vivo! Anzi, in questi anni ha prodotto dischi su dischi e partecipato a una tournée con Ringo Starr e altri eroi blasonati. Ma chi non s’era strappato i capelli dal dolore negli anni ’80 quando il Nostro cantava “Right Here Waiting” o “Angelia”? Io di sicuro sì, anzi, quasi quasi ricomincio adesso per l’occasione. Esiste un cantante più adatto alla scopo? Di sicuro no… Dunque rieccolo Richard Marx che torna a rifornirci di canzoni spacca cuore con quella voce inconfondibile che invita allo struggimento; gli anni non sembrano essere passati per la sua ugola roca, e nemmeno per il suo stile compositivo. “Inside My Head” sembra appartenere alla fine degli anni 80, direttamente da dove aveva lasciato: liriche intrise di malinconia e amori finiti, note che evocano dolorose separazioni, melodie che sanno di pioggia e di notti insonni. Accanto alla stratosferica perfezione vocale di Marx,dei suoni e della produzione, è la semplicità a mettersi in mostra in questo disco. E sta in questo la grandiosità dei pezzi che, è vero non inventano nulla, ma centrano l’obiettivo e regalano melodia e romanticismo e piene mani. Ma anche quando si spinge di più sull’acceleratore, come nella sexy e ritmata “Scars”, con tanto di assolo da guitar hero, non c’è davvero nulla da eccepire. Dunque “Inside My Head” è un disco adatto ai nostalgici, ma anche ai più giovani, o agli ignari; a completare l’opera un secondo CD con i 12 maggiori successi del passato. Ma se avete il cuore infranto, davvero, lasciate stare…


 

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