Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


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Recensione: Mastodon “The Hunter”

Mastodon "The Hunter"

(Roadrunner)


Per Chi Ascolta: Le nuove strutture dell’Heavy Metal

Le vie del music business e del marketing sono infinite. È evidente. La droga che la TV ci spaccia quotidianamente è di pessima qualità, ormai lo sappiamo anche se qualcuno non riesce a farne a meno. Non se ne può più di fenomeni da fiera di paese come le varie starlette minorenni del pop, del gangsta con 40 chili d'oro addosso o del "neo romantico" italiano da quattro soldi. Ma ogni tanto, da questa coltre di mediocrità e vuoto pneumatico qualcosa fuoriesce e miete vittime. Sto parlando dei Mastodon, band americana che giunge al quinto disco in studio dal 2002, un quartetto georgiano spigoloso che non ha mai venduto un grammo di elettricità nella speranza di ottenere un secondo ed un singolo di gloria. I loro lavori sono fatti di montagne di riff e trame complesse, poco spazio per respirare in una atmosfera densa. In questa nuova avventura chiamata "The Hunter", le canzoni sono come frustate e labirinti di specchi, protese verso l'unione di creatività e melodia senza perdere il filo rosso della forma canzone. Si passa con facilità da "Blasteroid" ad "Octopus Has No Friend"  e si arriva alla sorprendentemente radio-friendly ( e singolo dal bel video ) "Curl Of The Burl". Il produttore Mike Elizondo, nonostante un curriculum non propriamente metal ( 50Cent, Marron 5 e tanta altra robaccia hip-hop ) riesce a disegnare un sound selvaggio, estremamente adatto per sottolineare le trame musicali dei Mastodon. Voglio sottolineare con estremo piacere l'ennesima collaborazione con Scott Kelly ( cantante e chitarrista dei Neurosis, ignoranti! ) all'interno della bella e tesa "Spectrelight". Fatevi catturare, perché ad un predatore così feroce non bisogna mai dire di no, nonostante i picchi di “Leviathan” siano distanti.


 

Momento D'Estasi: Le trame intricate e ricercate di queste canzoni sono in grado di tenervi svegli ed attenti per la durata del disco.

Colpo Di Sonno: Troppa inventiva a volte rischia di essere eccessiva, moderare la quantità di riff non sarebbe una brutta idea per la prossima volta.