Recensioni: Where The Sun Comes Down "Ten Years Like in a Magic Dream"
Recensioni: Paolo Siani ft Nuova Idea
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Meshuggah "Koloss" (Nuclear Blast)
Per Chi Ascolta: Thrash – Death – Prog senza limiti e paraocchi ""Koloss" è il nuovo album dei Meshuggah ed arriva 4 anni dopo il successo evidente di critica e pubblico ( 11 mila e passa copie vendute in una settimana negli States non sono poca cosa in questi tempi di file sharing e talent show ) di "ObZen". Un disco atteso con impazienza, figlio dell’importanza del quintetto di Umea all’interno della scena metallica europea e mondiale a dimostrazione che coerenza e passione non sono seconde a niente e nessuno. “Koloss” è un concentrato di Thrash, Death e Prog in chiave moderna, con intuizioni capaci di sfiorare il genio come nella contorta e brutale “Behind The Sun”. Il tessuto di questa nuova release è assolutamente convincente, tecnico e "melodico" quanto basta, con movimenti sinuosi e brutali costruiti dalle chitarre da Thordendal e Hagström. 10 canzoni senza compromessi che rendono giustizia ad una delle poche band ancora capace di miscelare tecnica, intelligenza e cattiveria senza risultare forzate o costruite a tavolino. I cinque nordici non sbagliano un colpo e possono permettersi di comporre canzoni come l'intricata "Marrow" ( un lavoro stupendo di Thordendal fa da sostegno al folle cantato di Kidman ) o l'opprimente "Break Those Bones Whove..." senza perdere in credibilità ed impatto. Da sottolineare la presenza della sorprendete "The Last Vigil", ennesima perla del disco; rilassata, ipnotica e spiazzante. Promossi senza dubbio alcuno, perché di band come questa ne abbiamo un disperato bisogno. Una certezza.
Momento D'Estasi: la danza delle chitarre. Taglienti, crudeli e brutali. Colpo Di Sonno: Niente da segnalare. L’attenzione è sempre viva.
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