Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


Intervista con i White Skull

Recensioni: White Skull

"Will of the Strong"


Intervista con i Thomas Hand Chaste

Recensioni: Where The Sun Comes Down

"Welcome"

Recensioni: Pandora

"Ten Years Like in a Magic Dream"

Recensioni: Black Star Riders

"Heavy Fire"

Recensioni: Kreator

"Gods Of Violence"

Recensioni: Danko Jones

“Wild Cat”


Intervista con i Saxon

Recensioni: Paolo Siani ft Nuova Idea

"Faces With No Traces"

Recensioni: Ted Poley

"Beyond The Fade"

 

 

 

 

 

Recensione: Meshuggah "Koloss"

Meshuggah "Koloss"

(Nuclear Blast)

Per Chi Ascolta: Thrash – Death – Prog senza limiti e paraocchi

""Koloss" è il nuovo album dei Meshuggah ed arriva 4 anni dopo il successo evidente di critica e pubblico ( 11 mila e passa copie vendute in una settimana negli States non sono poca cosa in questi tempi di file sharing e talent show )  di "ObZen". Un disco atteso con impazienza, figlio dell’importanza del quintetto di Umea all’interno della scena metallica europea e mondiale a dimostrazione che coerenza e passione non sono seconde a niente e nessuno. “Koloss” è un concentrato di Thrash, Death e Prog in chiave moderna, con intuizioni capaci di sfiorare il genio come nella contorta e brutale “Behind The Sun”. Il tessuto di questa nuova release è assolutamente convincente, tecnico e "melodico" quanto basta, con movimenti sinuosi e brutali costruiti dalle chitarre da Thordendal e Hagström. 10 canzoni senza compromessi che rendono giustizia ad una delle poche band ancora capace di miscelare tecnica, intelligenza e cattiveria senza risultare forzate o costruite a tavolino. I cinque nordici non sbagliano un colpo e possono permettersi di comporre canzoni come l'intricata "Marrow" ( un lavoro stupendo di Thordendal fa da sostegno al folle cantato di Kidman )  o l'opprimente "Break Those Bones Whove..." senza perdere in credibilità ed impatto. Da sottolineare la presenza della sorprendete "The Last Vigil", ennesima perla del disco; rilassata, ipnotica e  spiazzante. Promossi senza dubbio alcuno, perché di band come questa ne abbiamo un disperato bisogno. Una certezza.


 

Momento D'Estasi: la danza delle chitarre. Taglienti, crudeli e brutali.

Colpo Di Sonno: Niente da segnalare. L’attenzione è sempre viva.