Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


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Recensione: Nickelback "Here And Now”

Nickelback "Here And Now"

(Roadrunner)

(59)

Per Chi Ascolta: Per tutti coloro che vogliono ascoltare la solita vecchia ( ed usurata ) canzone.

L'odio americano verso questa "povera" band canadese non lo capisco, così come non capisco il perché delle feroci polemiche per la loro esibizione durante l'half-time della partita di football del thanksgiving day ( Troppa esposizione in radio e tv? La faciloneria di certe loro canzoni? La staticità del sound? O forse perché sono canadesi ? ) Sono perfino arrivati a creare un plug-in, il famigerato Nickelblock, per bloccare il flusso d’informazioni riguardanti la band e preservare la mente aMMMMmericana dall'invasione canadese, pensate un po’ voi. Ma veniamo a cose serie, ed analizzando l'ultima fatica del quartetto possiamo tranquillamente affermare di avere tra le mani un prodotto professionale e competitivo ma un po’ troppo calcolato a tavolino, con un occhio puntato alla classifica. Nonostante un singolo atipico ( non la solita ballata dal video tragico ) e poco convincente, Chad e soci ricalcano con fedeltà la "solita storia" che ormai li vede protagonisti da "Silver Side Up", miscelando con discreta bravura up-tempo e ballad programmate per esplodere in radio ed eMpTyV. Un disco bellino ma sostanzialmente inutile, che non aggiunge niente e che resta tra coloro che son sospesi, in quel limbo immaginario di chi "vorrebbe ma non può" per ( immagino ) necessità di mercato. Aggiungete anche una certa carenza di mordente in un finale costruito di soli pezzi lenti e la frittata è fatta. Troppo poco per confermare quelle cose buone che “Dark Horse”, il loro disco precedente, aveva proposto. Personalmente inizio a sentire una preoccupante puzza di bruciato e carenza di idee. Peccato.


 

Momento D'Estasi: Pochini in verità, qualche riff sparso e neanche una canzone da “tramandare”. Un compitino svogliato.

Colpo Di Sonno: Troppi. E 3 mid-tempo “romantici” piazzati in coda al disco sono decisamente insostenibili.