Speciale Muskelrock 2019


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Recensione: Obsession "Order Of Chaos"

Obsession "Order Of Chaos"

(Inner Wound Records/Frontiers)

Per Chi Ascolta: Tradizionale US Heavy Metal con grandi chitarristi

Fondati nell'ormai lontanissimo 1982, gli americani Obsession servirono da trampolino di lancio per il cantante Michael Vescera che rese la sua ugola disponibile per Malmsteen, Loudness, Roland Grapow, Dr. Sin, Animetal, Killing Machine, etc. Nel 2004 la band fu rifondata e dal 2006 ad oggi ha rilasciato "Carnival Of Lies" (2006), "Obsession" (2008) ed oggi, per la Inner Wound Records, "Order Of Chaos". Michael ha radunato intorno a sè Scott Boland (ch - MVP), John Bruno (ch - X Factor X), Chris McCarvill (bs - X Factor X, Safe Haven, Stygia) e BJ Zampa (bt - House Of Lords) per preparare i dieci brani che propongono un virile e poderoso US heavy metal che resta fedele ai principi fondanti del genere, ovvero ritmi incalzanti, sezione ritmica precisa e rutilante, chitarre eruttanti riffs incandescenti ed assoli veloci, con un pizzico di melodia che non guasta per accativarsi qualche simpatia in più. Se è vero che Vescera non ha più la voce degli esordi, è altrettanto vero che essa mantiene quel timbro malefico e penetrante, ma adesso sono più i chitarristi a tenere alta l'attenzione sugli Obsession e proprio l'elevato valore di Scott e John, le loro funamboliche fughe soliste e i martellanti riffs he sprigionano dalle bollenti sei-corde sono gli elementi che offuscano la prova dello storico cantante relegandolo a (perdonatemi l'eccesso di critica) mero comprimario. Senza alcuna ballad che stemperi il climax, gli Obsession riescono a rinfrescare un genere che conobbe il suo apice qualche lustro fa e saprà deliziare i fans dell'heavy metal a stelle e strisce, soprattutto quelli più ortodossi, che gioiranno e rispolvereranno l'head banging all'ascolto della titletrack, guidata da una galoppante doppia cassa e di "Twist Of The Knife" che aprono il cd. Non mancano momenti dove il lato melodico viene fatto risplendere come "When The Smoke Clear" o "Wages Of Sin", ma il dominio è dato alle brucianti ed urlanti "Cold Day In Hell", "Act Of God" e "Dark Shadows". Tenete "Order Of Chaos" in considerazione perchè i punti a favore superano nettamente quelli (pochi) a suo demerito.


 

Momento D'Estasi: non vi sono particolari cali nel songwriting e nell'esecuzione strumentale

Pelo Nell'Uovo: un Vescera sottotono rispetto ad altre sue prove