Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


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Recensione: Papa Roach "The Connection”

Papa Roach "The Connection”

(Eleven Seven Music / EMI)

Per Chi Ascolta: Rock/Metal americano fino al midollo

Non è passato molto dall’ultimo disco dei californiani Papa Roach, ma dopo aver ascoltato con attenzione queste nuove 13 canzoni che compongono “The Connection”(intro compresa), posso affermare senza dubbio alcuno che il poco tempo passato dal disco precedente non è sinonimo di fretta o “voglia di battere il ferro finché è caldo”. Un disco divertente e discretamente ispirato, da ascoltare con piacere e costruito intorno a delle valide canzoni, non di certo un disco epocale o che cambierà la storia del rock/metal/quello che vi pare, ma che di sicuro si lascerà ascoltare con piacere e divertimento. “Still Swingin’” , “Where Did The Angels Go” e “Silence Is The Enemy” rigorosamente piazzate ad inizio disco sono delle belle mazzate, ruffiane e dal tiro invidiabile. I nostri convincono anche quando alzano il pedale dall’acceleratore, e si ritagliano uno spazio radiofonico (immagino, visto l’appeal del ritornello) con “Before I Die”. Un disco formalmente perfetto, ben prodotto e che potrà accontentare molti tra di voi che leggeranno questa recensione. Jacob Shaddix (cantante della band) ha dichiarato in merito all’album: “"There's some hip-hop, more keyboards than before, sound loops, textures - it's dynamic, diverse and vulnerable. That is Papa Roach. We have never sounded better”. Forse ha ragione, forse solo in parte, ma una cosa è certa: le canzone valgono.


 

Momento D'Estasi: l’appeal radiofonico di molte delle canzoni del disco

Colpo Di Sonno: qualche inserto elettronico fuori luogo