Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


Intervista con i White Skull

Recensioni: White Skull

"Will of the Strong"


Intervista con i Thomas Hand Chaste

Recensioni: Where The Sun Comes Down

"Welcome"

Recensioni: Pandora

"Ten Years Like in a Magic Dream"

Recensioni: Black Star Riders

"Heavy Fire"

Recensioni: Kreator

"Gods Of Violence"

Recensioni: Danko Jones

“Wild Cat”


Intervista con i Saxon

Recensioni: Paolo Siani ft Nuova Idea

"Faces With No Traces"

Recensioni: Ted Poley

"Beyond The Fade"

 

 

 

 

 

Recensione: Phantom 5 "Phantom 5"

Phantom 5 "Phantom 5"

(Frontiers Records)

Per Chi Ascolta: Hard Rock

I Phantom 5 sono un supergruppo tedesco fondato dall'ex cantante dei Bonfire Claus Lessmann e dal chitarrista di Casanova e Mad Max Michael Voss.La formazione,completata dalla presenza dell'ex Scorpions Francis Bucholz al basso nonchè da Axel Kruse dei Jaded Heart e da Robby Boebel dei Frontline,rispettivamente alla batteria e alla seconda chitarra,travolge l'ascoltatore con un flusso inarrestabile di melodie vocali e di chitarre energiche,compiendo una vera e propria opera di riscoperta delle sonorità hard rock ottantiane.Una produzione nitida pone fin da subito in evidenza il trittico di canzoni iniziali,composto da" All The Way", "Blue Dog" e "Someday", tutte in grado di generare un impatto devastante.Il ritmo sostenuto di "Don't Touch The Night" alza,se possibile,ancor più l'asticella qualitativa,e coniuga l'hard rock più diretto con un ritornello di presa immediata.La piccola pausa di quiete rappresentata da "Since You're Gone",ballad in pieno stile Bonfire,viene spazzata via dalla sferzante "They Won't Come Back",brano costruito sull'alternanza dosata di melodia e potenza,sulla falsariga del tradizionale hard rock tedesco, e dalle armonie corali della successiva "Frontline".Probabilmente molti ascoltatori troveranno la proposta musicale dei Phantom 5 piuttosto tradizionale o addirittura canonica,difficile sostenere il contrario,tuttavia l'album sorprende in modo pressocchè continuo per dinamismo e per capacità di suscitare emozioni forti.


 

Cosa Funziona: la grande omogenità di base di tutto l'album e l'interessante incontro di un hard rock diretto con un lato più melodico che in taluni frangenti lambisce territori AOR

Pelo Nell'Uovo: forse chi non è avezzo ad un certo tipo di sonorità hard rock annni 80 dalla matrice tipicamente tedesca troverà il disco troppo orientato al passato