Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


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Recensione: Pretty Maids "Motherland"

Pretty Maids "Motherland"

(Frontiers)

Per Chi Ascolta: Heavy rock

Partendo dall' imprescindibile "Carpe Diem" dell'ormai lontanissimo 2000 ,il gruppo danese dell'inossidabile accoppiata Ronnie Atkins/Ken Hammer, ha portato ai massimi livelli espressivi il loro possente heavy rock da sempre ancorato all'eleganza compositiva dei Deep Purple ,alla quale si contrappone da sempre l'irruenza esecutiva tipica dell'heavy classic degli '80 e le ruvide ma bellissime melodie hard degli UFO .Se "Planet Panic"del 2002 e "Wake Up The Real World" del 2006 erano seppur bellissimi, lavori comunque di transizione, il superbo "Pandemonium" del 2010 ,segnava il punto maximo di arrivo di una brillante carriera iniziata nel 1984 con l'ep "Pretty Maids",che tre anni più tardi avrebbe portato alla creazione dell'altrettanto imprescindibile "Future World" e del mastodontico "Anything Worth Doing Is Worth Overdoing" del 1999. Per farla breve,l'odierno "Motherland" riassume in sé tutto lo scibile dei Pretty Maids, come ben dimostra del resto l'irruente hard'n'heavy dell'iniziale e martellante "Mother Of All Lies",che pur dannatamente heavy,grazie ai pesantissimi e magistrali riffing guitars di Ken Hammer che la sorreggono, si giova di un substrato classy invero delizioso grazie alle keyboards di Morten Sandager,che poi trova la sua apoteosi nella seguente e melodicissima "To Fool A Nation" impreziosita vieppiù da un solo guitar da brividi. L'interlocutoria "Confession" funge da intro alla terremotante "The Iceman", hard'n'roll track dall'incedere magniloquente e ruffianissimo all'altezza del refrain chiaramente ispirato alla scuola AOR di bands leggendarie quali Aviator, Refugee e soprattutto dai miei amatissimi Fortune, quelli dei fratelli Greene ovviamente, sicuro e costante punto di riferimento dei Pretty Maids ,ai quali è chiaramente immolato lo stupendo hard'n'slow della conturbante "Sad To See You Suffer".Se il violentissimo e rutilante hard di "Hoolingan" pone in risalto una volta di più il rabbioso singer la seguente e dolcissima "Infinity",davvero splendido l'inciso di piano che la caratterizza,ne mette in evidenza le superbe capacità interpretative,che si sublimano nella terremotante e composita "Why So Serious" dove sale al proscenio il drumming devastante del giovane virgulto Allan Tschicaia che supera se stesso nel guidare a suon di doppia cassa il massacrante heavy'n'roll di "Motherland" .Se "I See Ghosts" è una bellissima hard'n'classy track in purissimo Pretty Maids style,la seguente "Bullet For You"ne costituisce l'antitesi melodic rock, anche se pure in questo caso,davvero evidenti sono le influenze AOR and Classy delle leggendarie bands appena citate . Ancora martellante hard rock,con sontuoso arrangiamento di keyboards in aggiunta,per la seguente "Who Want Where When Why" che precede la conclusiva e malinconica ballad a titolo "Wasted",che farebbe rodere di invidia pure gli UFO,ormai troppo presi dal blues,che chiude degnamente l'ennesimo grande lavoro dei Pretty Maids. Sottolineato che la produzione è a dir poco perfetta, non mi resta che il fatidico BUY or Die!!!


 

Momento D'Estasi: Ovviamente e ineluttabilmente tutte le 13 tracks!!!!!!

Pelo Nell'Uovo: non scherziamo ragazzi…..quì non si dorme…..si Gode!!!!!!!!!!!!!