Recensioni: Where The Sun Comes Down "Ten Years Like in a Magic Dream"
Recensioni: Paolo Siani ft Nuova Idea
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Shakra "High Noon" (AFM Records)
Gli Shakra non sono certo più un nome nuovo nel mondo dell'hard & heavy e oggi arrivano a inaugurare il nuovo anno con un nuovo disco in uscita, il decimo della loro prolifica carriera. Disco che segna il ritorno al microfono di Mark Fox, uscito dalle fila degli svizzeri oramai sei anni orsono. Si torna così alla voce di "Everest" una delle vette della loro più recente produzione che aveva comunque raccolto ottimi consensi anche con John Prakesh alla voce, pur con un certo cambio di rotta. Ma il ritorno del vocalist che più a lungo aveva segnato la carriera –oramai quasi ventennale- degli svizzeri è sicuramente fonte di tante grandi aspettative su questo nuovo lavoro. Lavoro che nel complessivo è sicuramente ben scritto e parte con il piglio giusto con la catchy e hardrockeggiante "Hallo" non a caso primo singolo estratto. Non si esce molto dal seminato, melodie cristalline su riff a tratti taglienti e ampiamente distorti, tanta energia e cori azzeccati lungo quasi tutto il disco, un sound fresco e moderno al punto giusto ma senza esagerare e divagare troppo fuori dal seminato. La voce di Mark Fox (che bentornato!), pur forse meno potente di quella del predecessore, spicca per il suo calore e per le vibrazioni che trasmette all'ascoltatore. La title track, che arriva appena dopo l'opener, rimane su binari scolpiti in precedenza, anche sulla vibrante "Into Your Heart" o sulla più lenta e cadenzata "Around The World", si prosegue senza intoppi su di un buon livello compositivo. Ma è sulla delicata e intensa ballad "Life's What You Need" che il disco spicca definitivamente il volo. Ultimo momento "sdolcinato" prima di lasciare spazio ai passaggi più taglienti, come sulla successiva ficcante e massiccia "The Storm", giù fino alla finale cavalcata selvaggia di "Wild And Hungry". Insomma un buon prodotto che conserva il trademark degli Shakra, anzi lo amplifica, e che pur tornando alle vette di "Everest" con la memoria, è al tempo stesso un lavoro tutto nuovo, fresco e ben orchestrato dai nostri che sfoderano disco di ottima qualità e un buon modo per cominciare il 2016… con il botto!
Cosa Funziona: Un disco scritto bene, con classe e il ritorno illuminante di Mark Fox Pelo Nell'Uovo: difficile da trovare, forse qualche piccolo calo d'intensità ma nell'arco dei dodici brani nulla di così grave.
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