Speciale Muskelrock 2019


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Recensione: Stryper "Live At The Whisky"

Stryper "Live At The Whisky"

(Frontiers Records)

Per Chi Ascolta: Hard rock & Heavy Metal

Gli Stryper,il cui monicker tratto da un verso della Bibbia (Isaiah 53:5) è l'acronimo di ""Salvation Through Redemption,Yelding Peace, Encouragement and Righteousness",scelgono il palco del prestigioso Whisky a Go-Go per presentare il terzo album dal vivo della loro carriera. Il documento,in formato audio e video,fotografa infatti il concerto tenutosi in quel di Los Angeles nell'ottobre 2013, celebrativo della line-up originaria,con i fratelli Michael e Robert Sweet, rispettivamente alla voce/chitarra e alla batteria,che ritrovano Tim Ganies al basso e Oz Fox alla chitarra ritmica e ai cori.Il lungo percorso artistico degli Stryper,dal successo delle arene negli anni '80 attraverso il declino segnato dall'avvento del grunge e la reunion del 2004 con il discreto "Reborn",è sempre stato contraddistinto da una forte coerenza di base.Il suono si è col tempo un poco indurito,a dispetto di chi ne ha sempre sottovalutato aprioristicamente le potenzialità sul presupposto errato che un gruppo cristiano non potesse suonare un heavy metal di spessore trattando tematiche legate al messaggio del Signore (a costoro dico riascoltatevi "In God We Trust"e soprattutto "Against The Law").Se si eccettua una netta prevalenza di brani appartenenti al leggendario "To Hell With The Devil"(1986) e all'ancora fresco "No More Hell To Pay"(2013),il disco propone una carellata convincente di tutte le maggiori hits estrappolate dai numerosi albums della formazione californiana,da "Calling On You"a "Always There For You",da "The Way" fino a "Reach Out Soldiers".Sorprende soprattutto la grande omogeneità della proposta,con pezzi recenti che ben si amalgamano ad altri più risalenti ma rivestiti di un arrangiamento più attuale. Il pubblico rimane per lo più sullo sfondo e la registrazione appare molto diretta e professionale, ideale per porre in risalto la musica senza ricorrere a espedienti scenicici e ad inutili orpelli. Insomma,tanta sostanza e una prestazione davvero eccellente da parte di un gruppo che sembra vivere una seconda giovinezza.Attendiamo dunque al più presto,dopo l'antipasto succulento fornitoci dal disco solista "I'm Not Your Suicide" di Michael Sweet,il nuovo album in studio.


 

Momento D'Estasi: "Loud And Clear","More Than A Man","Soldiers Under Command",e potrei continuare....

Pelo nell'Uovo: forse sarebbe stato interessante un maggiore bilanciamento della tracklist con l'inserimento di canzoni appartenenti anche ad altri albums meno conosciuti della loro discografia, ma trattasi di un appunto del tutto veniale