Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


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Recensione: Tankard "RIB"

Tankard "RIB"

(Nuclear Blast)

Per Chi Ascolta: German Thrash Metal

Rinfrancati dal lusinghiero responso ottenuto dal precedente ellepė ("A Girl Called Cerveza", piazzatosi al n° 32 della classifica tedesca), i Tankard stanno vivendo una seconda giovinezza, ben palesata dall'incendiario terzetto iniziale. Parte a razzo "War Cry", sorta di Sodom rivisti e corretti, "Fooled By Your Guts" fa l'occhiolino ai Kreator (i vocalizzi punkeggianti di Gerre ricordano l'approccio di Mille Petrozza) e "RIB (Rest In Beer)" č il tipico inno alcolico che non poteva mancare. Una ritmica modellata nell'acciaio, in scia ai "Running Wild", marchia "Riders Of The Doom", dotata di efficace chorus, al pari della sarcastica "No One Hit Wonder", thrash song d'annata. Fa centro anche "Breakfast For Champions", dal ritornello vincente, un po' meno "Clockwise To Deadline", traccia ascoltata giā cento altre volte. Fortunatamente, ci pensa la sgroppata a perdifiato "The Party Ain't Over 'Til We Say So" a riportare il sereno su un lavoro con qualche killer e taluni filler, in perfetta tradizione Tankard.


 

Massima Allerta: "RIB (Rest In Beer)" e "Riders Of The Doom"

Colpo Di Sonno: "Clockwise To Deadline"