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Recensione: Tuomas Holopainen “The Life and Times of Scrooge”

Tuomas Holopainen "The Life and Times of Scrooge"

(Nuclear Blast)


Per Chi Ascolta: symphonic metal, colonne sonore, Nightwish.

Chi segue i Nightwish sa che uno dei più grandi sogni di Tuomas Holopainen, leader e mastermind della band, era comporre una colonna sonora per il suo fumetto preferito. Da gran fan del mondo Disney, il lavoro in questione è la "Saga di Paperon di Paperoni" (titolo italiano di "The Life And Times of Scrooge McDuck" ), scritta e illustrata da Dan De Rosa, che narra il viaggio di Paperone dalla Scozia verso il Klondike e come sarebbe diventato ricco. Tra un dramma e l'altro e una cantante e l'altra del suo progetto principale, i Nightwish, Tuomas è riuscito a ritagliare il tempo per dare vita al suo sogno e mettere su disco la musica che da tempo popolava la sua mente durante la lettura della storia. L'album è prevalentemente strumentale, come ogni colonna sonora, ma alcune tracce sono arricchite dalla voce di Johanna Kurkela, talentuosa cantante pop finnica e compagna di Tuomas, Johanna Iivainanen, voce jazz, Tony Kakko, che tutti conosciamo e Alan Reid a narrare. La London Philharmonic Orchestra, come sempre, ha eseguito gli arrangiamenti orchestrali. Se devo essere sincera, non consiglierei questo album ad altre persone al di fuori dei fan dei Nightwish, in quanto le sonorità a tratti sembrano venire direttamente dall'ultimo album della band, "Imaginaerum", e non le definirei originali. Non per questo l'album non è godibile, anzi tra i miei personali highlight ritrovo "Into The West" con le chiare influenze country e il suo andamento vivace. "Dreamtime" ha invece delle spiccate sonorità orientali, per quanto possa suonare un po' ripetitiva non dobbiamo dimenticare che si tratta di una colonna sonora e ha delle melodie ricorrenti. Un'altra bella canzone è "Cold Heart of The Klondike" il cui giro di tastiere iniziali mi rimanda vagamente al tema di "Profondo Rosso". Alla voce Tony Kakko, tra musica epica, cori e dramma per cui sembra veramente di essere tra le nevi del Klondike. "The Last Sled" è guidata da una dolce voce femminile, mentre la successiva "Goodbye Papa" e "To Be Rich" hanno un mood triste e malinconico. "A Lifetime of Adventure" è il primo singolo estratto, che ascoltato da solo non mi aveva fatto una grande impressione, ma nel contesto dell'album ha decisamente un suo significato. Consiglio anche l'ascolto della versione orchestrale alternativa posta in chiusura dell'album. "Go Slowly Now, Sands of Time" è una delicata ballata acustica, in cui Tony Kakko duetta con una delle due vocalist dell'album, che chiude degnamente questo delicato viaggio. Precisando che la presenza di strumenti elettrici è limitata al minimo, questo album sarà di sicuro gradito ai fan più caldi del maestro finlandese, in attesa del nuovo Nightwish previsto per l'inizio del 2015.