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V8 Wankers "Got Beer?" (SPV)
I V8 Wankers vengono dalla Germania e fin dall'introduzione è difficile non capirlo, parliamo di birra e ci accoglie una bella atmosfera da Oktoberfest, con l'inno "Ein Prosit" che apre le porte a mo' d'intro a questo che è il nono lavoro in studio dei punk rockers, attivi da oramai più di una dozzina d'anni. Alle spalle le divagazioni più "leggere" del predecessore "Iron Crossroads", il quintetto di Offenbach è tornato su binari più heavy e sporchi. Certo non ci troviamo davanti ad un'opera con grandissime divagazioni dal tema, bei riff, corposi e potenti, ritmi sostenuti, cori orecchiabili ma comunque una certa vibe positiva è presente e si nota fin dalla title track in apertura. Insomma un punk rock, infarcito di riff che li avvicinano più spesso anche ad uno sporchissimo rock'n'rock (chi ha detto Motörhead?!). Non troviamo certo testi impegnati (vedi ad esempio "She's Nitro" dedicata alla pornostar Lena Nitro…), quanto piuttosto un insieme divertente di pezzi, energici quanto basta, sporchi e cattivi quanto il genere richiede. Certo alla fine quello che forse manca è un coro memorabile, anche se "Bust In The Wind" e "Kick The Bucket" sono quelli che più si avvicinano ad esserlo. E così scorriamo via fra le quindici velocissime tracce senza quasi accorgercene, appuntandoci come altri momenti che rimangono nella mente i soli "Got Beer?" (e non solo per l'intro) e "Yeah She's A Bitch", forse un po' pochino per meritarsi un voto maggiore, anche in virtù di forse troppi brani nella setlist. Ma in fondo è probabilmente solo questo che volevano ricreare i nostri, e alla fine il risultato è buono. La band è cresciuta con il tempo e questo è il risultato di anni on the road, forse ora li troviamo un po' meno sfacciati rispetto agli esordi, ma di ciò in fondo ne giova il risultato sonoro. Sicuramente da godere anche dal vivo, comunque rigorosamente con un buon boccale di birra in mano! Un disco con poche pretese in fondo, se non quello di intrattenere a dovere l'ascoltatore, compito portato fino in fondo. Divertente ma forse un po' piatto, ma godibile nel complesso, it's only rock'n'roll in fondo!
Momento D'Estasi: buone melodie e liriche graffianti lungo quasi tutta la durata. Pelo Nell'Uovo: non c'è un balzo in alto che potrebbe farci ricordare a lungo questo dischetto.
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