Speciale Muskelrock 2019


Rok and Roll On The Sea - Festa del Redentore


Ciao Alex!


L'Antro di Ulisse Vol. XXII


Intervista con i White Skull

Recensioni: White Skull

"Will of the Strong"


Intervista con i Thomas Hand Chaste

Recensioni: Where The Sun Comes Down

"Welcome"

Recensioni: Pandora

"Ten Years Like in a Magic Dream"

Recensioni: Black Star Riders

"Heavy Fire"

Recensioni: Kreator

"Gods Of Violence"

Recensioni: Danko Jones

“Wild Cat”


Intervista con i Saxon

Recensioni: Paolo Siani ft Nuova Idea

"Faces With No Traces"

Recensioni: Ted Poley

"Beyond The Fade"

 

 

 

 

 

Recensione: Vanden Plas "Chronicles Of The Immortals: Netherworld II"

Vanden Plas "Chronicles Of The Immortals: Netherworld II"

(Frontiers Records)

Per Chi Ascolta: Progressive Metal

Il nuovo album della formazione prog-metal tedesca,che segue la prima parte pubblicata nel 2014, si presenta ancora una volta come un prisma sonoro che riflette l'espressione congiunta di molteplici forme artistiche.I conoscitori della musica dei Vanden Plas ne ritroveranno in questo "Chronicles Of The Immortals: Netherworld II" tutti i trademarks distintivi.Arrangiamenti elaborati,melodie pianistiche ispirate,passaggi strumentali di grande epicità e,ovviamente,la voce inconfondibile di Andy Kuntz.Una delle caratteristiche salienti del gruppo originario di Kaiserslautern è sempre stata quella di rompere con gli schemi costituiti da disco a disco.Scelta indubbiamente coraggiosa che,pur nella preservazione di uno stile originale,ha sempre contribuito a connotarne di freschezza la proposta compositiva.Una cura pressocché maniacale viene riservata inoltre al concept tematico rappresentato dalla rock opera BLUTNACHT e ideato dal binomio creativo Vanden Plas-Wolfgang Hohlbein,con il succedersi dei personaggi affascinanti che popolano la famosa saga fantasy Die Chronik der Unsterblichen (The Chronicles Of Immortals),quali l'oscuro e malefico Godmaker e l'immortale vampiro Andrej Delanymay.I Vanden Plas,in quasi trent'anni di carriera,non hanno mai compiuto passi falsi e questo Netherworld II si preannuncia fin da subito come un autentico capolavoro.Tutte le caratteristiche che avevano contraddistinto la prima parte di questo concept ambizioso permangono infatti intatte anche nel suo successore:l'esecuzione strumentale perfetta, il notevole estro creativo,l'orchestrazione solenne e,non per ultima, la capacità di suscitare emozioni continue lungo tutta la durata dell'ascolto.Lo stile cangiante dei Vanden Plas,divenuto in questo disco maggiormente introspettivo e melodico,prevede sempre un tema di base che spesso si sviluppa oltre un singolo brano per abbracciare l'intero album,con gli assolo cristallini di Stephan Lill,le digressioni tastieristiche di Günter Werno e il cantato di Andy Kuntz,a confermare l'affiatamento armonico del gruppo. Netherworl II si rivela in verità più oscuro del suo predecessore e si sviluppa attraverso pezzi dall'afflato prog-metal,ballads suadenti e passaggi atmosferici ricchi di pathos.La capacità seduttiva della musica dei Vanden Plas affiora dalla dinamica "Stone Roses Edge",convincente per il suo ottimo riff portante e alcune sezioni solistiche sbalorditive,e dalla pesante e corale "The Last Fight".La lunga "Blood Of Eden" (suddivisa in tre parti: "All Love Must Die","The Rite" e "This Is The Night"),forte del dualismo vocale Andy Kuntz-Julia Steingass, rappresenta il nucleo centrale del disco,con le seguenti "Monster" e "Diabolica Commedia" a prolungarne la drammatica epicità.Netherworld II è la seconda parte di un'unica opera artistica,la logica continuazione di un concept album che conclude un grande progetto di prog metal melodico e teatrale.Semplicemente imperdibile per gli amanti della musica dei Vanden Plas e del genere letterario fantasy.


 

Massima Allerta: la solidità del songwriting,le prestazioni strumentali impressionanti,la produzione perfetta.

Pelo Nell'Uovo: sfido chiunque a trovarne uno