Recensioni: Where The Sun Comes Down "Ten Years Like in a Magic Dream"
Recensioni: Paolo Siani ft Nuova Idea
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Venom "Fallen Angels" (Spinefarm / Universal)
Cronos caro, se questo “Fallen Angels” è puro british humor io non sono in grado di comprendere il vostro gusto per questa risata colta e complicata. Ma se queste 13 canzoni ( 15 nella edizione limitata ) sono serie e non uno scherzo albionico allora la situazione è grave, perché la tripletta posta in apertura dal trio è francamente sconcertante. “Hammerhead”, “Nemesis” e “Pedal To The Metal” sono dei pessimi biglietti da visita. Passi la voce di Conrad, perché tanto sappiamo che più di quello non ha mai potuto, ma la produzione ( sempre ad opera di Cronos-Conrad ) devasta ancora di più la pochezza di canzoni che sembrano scritte in poche frazioni di secondo. Tredici canzoni costruite anche con dei suoni di chitarra discutibili ed una batteria che sembra finta come quella dei Duran Duran uccidendo nella culla la voglia di “cattiveria” del trio. Non si tratta di contestare la storia ed il blasone, si tratta di essere onesti con chi ascolta e con sé stessi, perché quando ci si scava la fossa con canzoni del calibro di “Beggermen” il dado è ormai tratto ed il ritiro dalle scene deve essere l’unico imperativo categorico da perseguire. Un fallimento completo quindi, e non capisco come certi colleghi ( italiani e non ) riescano a trovare qualcosa di positivo in questa accozzaglia di riff. Caro Conrad “Cronos” Lant, hai quasi cinquanta anni ed una carriera che verrà ricordata per pezzi di storia metallica, non condividere e pubblicare i tuoi incubi. Non ne abbiamo bisogno perché sono utili come un ananas con le rotelle.
Momento D'Estasi: Quando si giunge alla fine della tredicesima canzone. No more Cronos! Colpo Di Sonno: Magari si riuscisse a dormire! È talmente disturbante da procurare incubi.
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