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Recensioni: Paolo Siani ft Nuova Idea
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X-Drive "Get Your Rock On" (Frontiers Records)
Per Chi Ascolta: HARD'N'HAIR ROCK Direttamente dalla città degli angeli la lungimirante Frontiers Records mette sotto contratto questo interessante progetto che si compone di nomi già noti della scena hard rock statunitense come il vocalist dei Montrose Keith St.John,l'ex White Lion James LoMenzo al basso e il batterista dei Midline Fred Fischer accanto al promettente Jeremy Brunner alla chitarra, fondatore del gruppo e originario dell'Oregon,finora sconosciuto ai più ma dotato di un gusto melodico sopraffino sia in fase ritmica che solistica.L'album di debutto,prodotto nientemeno che dal recentemente scomparso Andy Johns,ex ingegnere del suono di Led Zeppelin e Rolling Stones,racchiude dodici tracce che dispensano a piene mani grandi momenti di puro hard rock americano dal forte gusto radiofonico e che attingono in modo evidente dalla riserva aurea ottantiana del genere.I primi due brani ,"Love's a Bitch" e la title track,mettono infatti da subito le cose in chiaro; compatti e precisi,ricchi di riffs secchi ma orecchiabili,emanano un'energia contagiosa per l'alternanza indovinata di velocità e groove. La torrida e satura "Steppin'on The Rock" preannuncia la ballata semiacustica "Baby Bye Bye",delicata senza essere stucchevole e ricca di un feeling autentico.L'hit single "California" è un rock da grande arena che ben si presta ad essere intonato in sede live così come le tirate "Lay Me Down"e soprattutto la sleazy "Turn The Noize Down",ruvida e aggressiva nei suoi cori stradaioli e negli assolo fulminanti . Gli X-Drive superano se stessi nella dolcissima "Beyond The Angels"dove tutto funziona a meraviglia,dalla sognante atmosfera pianistica alla calda timbrica di St.John fino al break chitarristico centrale dal grande pathos emotivo.La sensuale "Rattlesnake Eyes" avvolge l'ascoltatore tra le spire di un ritornello festaiolo mentre l'hair rock platinato di "Just Can't Stay" richiama alla mente gli Whitesnake di "1987" con il suo incedere nervoso e incalzante. Un'incursione nel folk acustico ci viene regalata dall'appassionata "Change Of Heart",solare e sottolineata da calde percussioni ritmate che lasciano spazio alla conclusiva "Love Breaks The Fool",vera summa di tutte le influenze del gruppo,irresistibile nel suo seducente refrain dalla semplicità solo apparente.Come biglietto da visita non c'è che dire,ci troviamo al cospetto di un disco di hard rock di grande valore e ben strutturato,privo di cedimenti di tensione e di inutili riempitivi.Da ascoltare senza riserve!
Cosa Funziona: la prestazione strumentale raffinata e l'affiatamento sorprendente di un progetto d'esordio che assume già le sembianze di un gruppo collaudato Cosa Serve: persistere nella stesura di un songwriting agile e immediato senza adagiarsi però nella facile riproposizione degli stereotipi del genere
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